WhatsApp e il test sulla nuova funzionalità in stile Pagine Gialle: di cosa si tratta

I servizi che WhatsApp offre ai suoi utenti sono sempre migliori, a partire dal suo ingresso nel mondo della telefonia ci sono stati tantissimi cambiamenti e miglioramenti, soprattutto a seguito dell’acquisizione da parte del Gruppo Facebook.

WhatsApp (Adobe Stock)
WhatsApp (Adobe Stock)

Con Mark Zuckerberg al timone, questa nave procede a gonfie vele, verso novità sempre più innovative e che soprattutto portano a semplificare la vita degli iscritti al servizio di messaggistica istantanea.

In questi giorni l’app, o meglio la sua versione brasiliana, è oggetto di una fase di test per cui dopo l’inserimento del pulsante Shopping e dell’e-commerce verrà introdotto un nuovo servizio sulla falsariga delle Pagine Gialle.

Le Pagine Gialle sul WhatsApp? Presto forse saranno una realtà

WhatsApp (Adobe Stock)
WhatsApp (Adobe Stock)

In Brasile, tutti gli iscritti al programma beta di WhatsApp potranno a partire dal prossimo futuro usufruire di una serie di nuovi servizi tra cui una sorta di Pagine Gialle, grazie al quale è possibile accedere a un database e trovare tutte le imprese locali direttamente tramite l’applicazione.

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«Stiamo costruendo una versione moderna delle Pagine Gialle in WhatsApp, in cui si possono cercare e contattare le aziende locali direttamente dall’app. Il lancio della prima versione è a San Paolo, in Brasile e, si spera, presto avverrà anche altrove». E’ con queste parole che Mark Zuckerberg in persone ha presentato l’iniziativa, che porta il nome di “Next Business”.

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Le aziende che vogliono partecipare al programma beta di test, ovviamente che fanno parte della zona di San Paolo in Brasile, non devono fare altro che registrarsi al programma beta per essere mostrate agli utenti e segnalate nelle ricerche.

«La funzione permetterà di vedere i dettagli su ogni luogo, la distanza nei confronti di un negozio fisico e anche di avviare una conversazione con l’azienda direttamente da messenger. Il numero di negozi dovrebbe crescere nel tempo, così come le categorie presenti nell’app», continua Mark Zuckerberg presentando l’iniziativa.

Il CEO ha anche assicurato che l’applicazione non avrà la possibilità di vedere le informazioni relative agli utenti e non memorizzerà i dati sensibili come la loro posizione o i risultati della ricerca. I tanti dubbi sul rispetto della privacy degli utenti che si sono sollevati nelle scorse settimane hanno sicuramente fatto alzare l’asticella da parte di WhatsApp in merito alla protezione della privacy di utenti e aziende.

A proposito della funzione di ricerca delle aziende, il COO di WhatsApp, Matt Idema, ha spiegato che «c’è sicuramente interesse in una funzione simile. Gli annunci pubblicitari rappresentano il modello di business principale di Facebook e, col tempo, penso che in una forma o nell’altra faranno anche parte di quello di WhatsApp».

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