Contenuti per adulti su diversi siti di informazione: svelato il motivo

Nelle ultime ore, su diversi siti di informazione sono apparsi contenuti per adulti a sorpresa. È stato svelato il motivo dell’inconveniente

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Contenuti per adulti su siti di informazione, è stato spiegato il motivo (Adobe Stock)

Un fattaccio inaspettato, che ha causato disguidi alle principali testate che operano online. Nel corso delle scorse ore, sono apparsi nelle pagine principali di diversi siti di informazione contenuti per adulti. Ad essere colpite pagine web di colossi come il New York Magazine, il Washington Post, l’Huffington Post e altri media, tutti pieni di banner pornografici.

A quanto pare, la “colpa” è di un dominio defunto, ossia quello della piattaforma VidMe. Stando a quanto riportato da Vice, il sito di hosting ha cessato ogni attività nel 2017 e il suo dominio è scaduto solo di recente. Ad acquistarlo una società di pornografia, chiamata 5 Star Porn HD. Ed ecco spiegato il motivo dei contenuti per adulti sui siti di informazione.

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Contenuti per adulti sui siti di informazione, l’incredibile storia

Se siete soliti navigare su alcune delle più popolari pagine dei siti di informazione internazionale, potreste essere incappati – totalmente a sorpresa – in banner pornografici. Come spiegato poc’anzi, la piattaforma VidMe, che ha cessato ogni attività nel 2017, ha visto scadere il suo dominio solo di recente. Ed ecco che è subentrata la società di pornografia 5 Star Porn HD, che ha pubblicizzato il suo sito con banner vari. Qualsiasi pagina che aveva embeddato un video di vid.me, dunque, si è trovato la spiacevole sorpresa davanti.

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Per fare un esempio, sull’Huffington Post è stato bandito da Twitter un articolo di Martin Shkreli poiché arricchito da alcuni video intitolati “Getting Into Porsha’s A**” e “Why Don’t We Tag Team Your GF?“.  I più fortunati si sono invece ritrovati link rot, ossia collegamenti interrotti che non rimandano più agli obiettivi originali. Potrebbe essere capitato anche a voi nelle scorse ore di ritrovarvi banner pubblicitari in pagine di informazioni internazionali. Il problema dovrebbe risolversi nel corso delle prossime ore, tra le risate degli utenti più ironici.

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