Stop al telemarketing aggressivo, in arrivo regolamentazioni più ferree per le aziende

Assocontact e l’Osservatorio Imprese e Consumatori certificheranno le aziende affidabili per contrastare le pratiche di telemarketing aggressivo: la professionalità sarà riconosciuta con un “bollino blu”.

Telemarketing aggressivo
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Il telemarketing aggressivo verrà regolamentato: Assocontact e l’Osservatorio Imprese e Consumatori hanno dato il via al progetto “Azienda Qualificata”, che attesterà la legalità e l’affidabilità delle aziende certificate che impiegano queste pratiche, e dei loro operatori con un “bollino blu“.

La certificazione verrà assegnata agli operatori al termine di una audit interna, durante la quale le aziende saranno valutate sulla base di obblighi formativi in materia di privacy, sicurezza sul lavoro, e l’assenza di sanzioni per violazione dei dati. I parametri sono stati definiti dai Contact Center di Assocontact e dai consumatori rappresentati da OIC; la soddisfazione di tutti i requisiti risulterà nell’assegnazione di un bollino blu che certifica la professionalità dell’azienda.

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Assocontact e OIC assicureranno la professionalità delle aziende: niente più telemarketing aggressivo

Regolamentazioni telemarketing
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Grazie a questa iniziativa, i consumatori potranno riconoscere la qualifiche di un operatore che segue le regolamentazioni sulla professionalità e il comportamento indicato dal codice procedurale sul telemarketing. Assocontact e OIC renderanno note le certificazioni di tutte le aziende che otterranno il bollino blu, e anche di quelle a cui verrà revocato per irregolarità o condotte che violano i parametri di professionalità e trasparenza.

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“[…] Assocontact ed Oic vogliono agire a tutela del consumatore e dei professionisti corretti,” ha dichiarato Lelio Borgherese, presidente di Assocontact. “Lo strumento di rating che lanciamo oggi, unito al decalogo lanciato a gennaio, vanno nella giusta direzione: fare fronte comune con i consumatori, informarli sugli strumenti che hanno a disposizione per difendersi e per distinguere le aziende affidabili da quelle che non lo sono. In attesa del riassetto legislativo del comparto che promuoviamo da anni, e in anticipo con le lungaggini di politica e burocrazia”.

 

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