Cellebrite e Signal, si possono decifrare i messaggi criptati

Messaggi cifrati? Nessun problema, ora è possibile decifrarli su Signal. ecco come l’azienda israeliana Cellebrite ci riesce 

La nota azienda israeliana Cellebrite produce sistemi che danno la possibilità alle forze dell’ordine di accedere ad iPhone ed altri dispositivi bloccati. In un post sul suo blog ha annunciato che ora è in grado anche di decifrare i messaggi cifrati di Signal, applicazione di messaggistica che permette di effettuare chat con contenuti crittografati.

L’app è libera e open source. Essa è disponibile per le piattaforme IOS, Android e per desktop su Windows, Linux, Mac. Questa applicazione è sviluppata da Signal Foundation e da Signal Messenger LLC. Essa usa un protocollo di sicurezza aperto, Signal Messaging Protocol, insieme ad algoritmi di crittografia end-to-end (Curve25519, AES-256, HMAC-SHA256).

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Cellebrite riesce a decodificare su Signal i messaggi

Cellebrite
Cellebrite (screenshot cellebrite.com)

Questi sono in grado di rendere sicure tutte le informazioni scambiate in chat. Nel post pubblicato viene sposto che le forze dell’ordine evidenziano un rapido aumento nell’adozione di app altamente cifrate, come Signal. Queste integrano funzionalità come il blurring delle immagini per impedire alla polizia di analizzare i dati. I criminali ricorrono a queste applicazioni per comunicare, inviare allegati, affari illegali da mantenere nascosti e lontani dagli occhi delle forze dell’ordine.

Proprio per questo gli israeliani si sono messi al lavoro per trovare un modo al fine di poter decifrare questi messaggi. Cellebrite spiega ancora che lavorano incessantemente per sostenere investigatori nel settore pubblico e privato. Lo scopo è quello di escogitare nuovi modi per accelerare il cammino della giustizia, tutelare le comunità e salvare vite.

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In una precedente versione del post pubblicato sul blog aziendale, ora cancellato, si spingeva addirittura oltre. Difatti ha sostenuto che decifrare i messaggi e gli allegati di Signal non è stato un compito facile. Costanti e molteplici ricerche su diversi fronti hanno permesso di creare da zero nuove funzionalità.

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