WhatsApp, da febbraio nuove regole: cosa cambia per gli utenti

WhatsApp, in assoluto una delle app più utilizzate al mondo, si prepara ad aggiornare il proprio regolamento o, per essere precisi, i Terms of Service (TOS) della piattaforma. Una modifica chiaramente unilaterale, come sempre accade in questi casi, che porrà gli utenti davanti alla scelta di accettare le modifiche o rinunciare all’utilizzo dell’app. Il focus di questo aggiornamento, come riportato da WABetaInfo, riguarderà la privacy e il modo in cui le aziende, sempre più spronate a ricoprire un ruolo di primo piano sulla piattaforma di messaggistica istantanea, potranno disporre dei dati degli utenti.

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WhatsApp, da febbraio entra in vigore il nuovo regolamento: cosa cambierà

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Image by Marco Wolff from Pixabay

WhatsApp sta lanciando sempre più funzioni per coinvolgere maggiormente le aziende ad utilizzare le chat come strumento di marketing, per raggiungere gli utenti in modo diretto, acquisire nuovi clienti e fidelizzare quelli già presenti. Il nuovo regolamento sarà in vigore dall’8 febbraio 2021, come scoperto dalle informazioni già presenti nell’ultima versione beta. A cambiare sarà dunque il modo di gestire i dati degli utenti, sia da parte della piattaforma stessa che, soprattutto, da parte delle aziende che si appoggeranno ai servizi di Facebook per gestire e conservare le chat.

Come si legge nelle FAQ infatti, “Alcune attività potranno scegliere la società madre, Facebook, per archiviare i messaggi e rispondere ai clienti in modo sicuro“, precisando però che ad ogni modo “Facebook non userà automaticamente i messaggi per influenzare le inserzioni che vedi, ma le attività potranno utilizzare le chat ricevute a scopi di marketing che potrebbere includere la pubblicità su Facebook“. In soldoni, che significa? Fondamentalmente, contattando su WhatsApp l’azienda X, potremmo in seguito vedere inserzioni correlate anche sul social network di Zuckerberg.

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Contestualmente verranno introdotti gli annunci in-app da parte di WhatsApp stessa; dei “banner” che la piattaforma utilizzerà per comunicare aggiornamenti di vario tipo (non pubblicità, almeno per ora) tra cui, per l’appunto, i nuovi termini di utilizzo che l’utente dovrà sottoscrivere.

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