Un nuovo brevetto rivela una sorprendente caratteristica dei display dei futuri iPhone

Apple sembra avere le idee chiare sui display dei futuri iPhone e il rimando non va alla qualità od alla tecnologia dei pannelli, ma all’implementazione di una tecnologia a dir poco centrale per le persone che utilizzano gli occhiali

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L’ultimo particolare brevetto di Apple (Unsplash)

Un recente brevetto depositato da Apple potrebbe avere svelato una futura caratteristica dei display degli iPhone. L’incartamento è già al vaglio dell’agenzia americana USPTO e offre alcuni spunti ricostruttivi assai interessanti, dal momento che mette in evidenza una particolare tecnologia che permetterebbe all’azienda di realizzare degli speciali pannelli in grado di adattarsi alla visione dell’utente.

L’idea di Apple parte da un presupposto statistico: una grande percentuale di esseri umani è affetta da carenze visive e ha perciò bisogno di utilizzare occhiali da vista o lenti a contatto per vedere correttamente. Su questa base, la tecnologia citata nel brevetto consentirebbe a uno schermo di iPhone o iPad Pro di correggere automaticamente la vista dell’utente. Ma non solo, perché il gigante di Cupertino avrebbe anche messo in piedi un particolare meccanismo di privacy, coerentemente con la filosofia dell’azienda: attraverso quello che viene chiamato come “Privacy Eyewear“, il contenuto riprodotto dallo schermo sarà visibile soltanto al proprietario dello smartphone o del tablet. E chissà che tale feature non possa essere traslata anche sui chiacchierati Apple Glass, in predicato di debuttare l’anno prossimo.

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Come funziona la tecnologia sperimentata da Apple

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La fotocamera frontale e alcuni sensori simili al Face ID permetteranno di riconoscere se l’utente sta indossando o meno gli occhiali (Unsplash)

Il brevetto menziona alcuni riferimenti al Face ID, la tecnologia di riconoscimento tridimensionale del volto. Ma anziché sbloccare l’iPhone, la tecnologia messa a punto da Apple sfrutterebbe una mappa di profondità per determinare se l’utente sta indossando o meno gli occhiali e, di conseguenza, correggere la vista dell’utente. Ad esempio, se il possessore dello smartphone è miope ma non indossa gli occhiali, il display mostrerà l’output grafico standard, dal momento che non sarebbe necessaria alcuna correzione della vista. Al contrario, se l’utente miope indossa invece gli occhiali, lo schermo si regolerà in automatico di modo che la persona non debba togliersi le lenti per vedere chiaramente il contenuto del display, compensando quindi il deficit della vista.

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A far da discrimine tra le due richiamate situazioni sarà proprio la mappa di profondità, abbinata ovviamente a degli speciali accorgimenti software per regolare al meglio il display, a seconda delle carenze visive della persona (miope, presbite, presbiopia, astigmatismo).

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