Tesla, la supercar esiste ed ha una sua intelligenza: scopriamola insieme

Tesla mette a tacere i detrattori del suo sistema di autopilotaggio delle nuove auto elettriche grazie al salvataggio di un guidatore ubriaco da parte di Autopilot. Una risposta coi fatti a Huawei che, un po’ di tempo fa, aveva definito le auto intelligenti di Elon Musk “delle auto assassine”.

Tesla S (Adobe Stock)
Tesla S (Adobe Stock)

E’ accaduto venerdì scorso, sulle strade della Norvegia. Un giovane ventiquattrenne, possessore di una bellissima Tesla Model S, si è messo alla guida della sua auto dopo aver bevuto decisamente troppo. Dopo pochissimi chilometri, il ragazzo si è addormentato mentre camminava con l’auto. Per fortuna, il sistema di autopilotaggio dell’automobile ha rilevato che non ci fosse alcuna forza applicata al volante ed ha progressivamente rallentato la vettura, fino a fermarla completamente e ad accendere le quattro frecce.

Tesla, l’autopilota ha basi molto solide

Tesla (Adobe Stock)
Tesla (Adobe Stock)

In condizioni normali, l’autopilota di Tesla avrebbe fatto accostare l’automobile sulla corsia di emergenza, mentre purtroppo in questo caso si è fermata su quella di sorpasso in quanto l’arrestarsi della macchina è stato ostacolato da altre autovetture. Ad ogni modo, quanto accaduto è la dimostrazione di quanto utile sia questo sistema di sicurezza.

LEGGI ANCHE >>> Spotify Premium a 0,99 centesimi al mese? L’ultima trovata della piattaforma

Va notato inoltre che il sistema di autopilotaggio sull’automobile del giovane norvegese non era nemmeno aggiornato all’ultima versione di software del sistema, il che dà ancora di più la dimensione e dimostrazione di quanto veramente utile sia questo tipo di sistema di salvataggio installato da Tesla sulle sue vetture di nuova generazione.

LEGGI ANCHE >>> TIM allarga la copertura del 5G: ci sono ben 15 località turistiche di punta

L’automobile infatti, nonostante il guidatore non fosse cosciente, da sola è riuscita ad evitare incidenti mantenendo dritto il senso di marcia, evitando quindi sbandamenti della macchina facendola andare dritta e soprattutto portando la velocità dell’autovettura a diminuire gradualmente onde evitare problemi di frenate troppo brusche durante il lento arresto della sua corsa.

Il giovane ubriaco si è scusato con le autorità norvegesi per l’incidente, ma è stato severamente ammonito in quanto il sistema di autopilotaggio non deve in alcun modo essere una scusa per i guidatori per mollare la presa o abbassare la soglia di attenzione durante la guida.

Una Tesla con sistema di Autopilot infatti deve sempre e comunque, nonostante tutto, essere controllata dall’occhio e dall’intelligenza umana, e il sistema di frenaggio e di autopilotaggio deve entrare in funzione solamente in casi estremi di necessità.

Elon Musk dunque può ritenersi soddisfatto dal momento che il suo Autopilot, nonostante le molte critiche e lo scetticismo generale, ha dimostrato di essere davvero un fiore all’occhiello di Tesla.

Impostazioni privacy