Samsung, questo intoppo sugli smartphone non ci voleva proprio: come lo risolveranno?

Il due pieghevoli presentati ad agosto stanno andando a ruba. Galaxy Z Flip 3 e il Galaxy Z Fold 3 sono la dimostrazione tangibili che Samsung ha fatto bene a scommettere sui fordable, prima e meglio di tutti. Ma c’è un intoppo che il colosso sudcoreano non aveva messo in preventivo.

Samsung, colosso di Taegu sorpassato però quest'anno dal lanciato Xiaomi (Adobe Stock)
Samsung, colosso di Taegu sorpassato però quest’anno dal lanciato Xiaomi (Adobe Stock)

Proprio mentre i pieghevoli continuano a macinare numeri e vendite, c’è un paese in cui le cose non stanno andando così bene. Per niente proprio. In Russia, infatti, un tribunale arbitrale ha vietato la vendita di 61 smartphone Samsung, inclusi proprio i due pieghevoli di Samsung: il Galaxy Z Flip 3 e il Galaxy Z Fold 3.

Tutti gli smartphone banditi dalla Russia. Samsung non ci sta e impugna subito la sentenza

Samsung: mentre i pieghevoli volano, scoppia il problema russo (Adobe Stock)
Samsung: mentre i pieghevoli volano, scoppia il problema russo (Adobe Stock)

La sentenza del tribunale russo si mette di traversa e intralcia non pochi i piani di Samsung, visto che ha ordinato alla società sudcoreana di fermare l’importazione e la vendita di ben 61 smartphone, in quanto violerebbero i brevetti di proprietà di SQWIN SA, una società con sede in Svizzera.

Di quali brevetti stanno parlando? SQWIN SA sostiene che Samsung Pay, un sistema di pagamento basato su NFC, avrebbe violato i propri diritti sull’invenzione del Sistema di Pagamento Elettronico, protetto da un brevetto russo.

Samsung Pay è stato introdotto nel 2015, con operazioni che sono iniziate un anno dopo. Tuttavia, Victor Gulchenko, un inventore russo, aveva depositato un brevetto relativo proprio a un sistema di pagamento elettronico simile, due anni prima, nel 2013, registrandolo però nell’aprile 2019 e concedendolo a SQWIN SA.

Samsung non accetta assolutamente questa sentenza e si è data subito da fare per impugnare la sentenza, preparando un ricoso che non ha ancora reso effettiva la decisione del tribunale russo, per cui il colosso di Taegu non è ancora legalmente obbligato a interrompere l’importazione e la vendita dei suoi smartphone.

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Al momento non è chiaro esattamente quali modelli stiano affrontando il divieto, ma considerando che 61 modelli coinvolti, sono tutti di nuova generazione. Tutti dotati del suo servizio di pagamento mobile, da qui la sensazione che i pieghevoli e non solo, saranno probabilmente coperti dal divieto, nel caso in cui questa sentenza russa sia effettiva.

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Chissà che non c’entri la situazione del 2021, che proprio in Russia ha visto il sorpasso al primo posto fra Samsung e Xiaomi: in Russia (come in tanti altri paesi) è proprio il marchio cinese ad aver dominato la scena nel 2021. Molto di più di Apple, e naturalmente più di Samsung.

 

Secondo Counterpoint Research, Samsung Pay è il terzo sistema di pagamento contactless più popolare in Russia, con il 17 percento delle transazioni, dietro a Google Pay (32 percento) e Apple Pay (30 percento). Resta anche da vedere se il tribunale riterrà responsabili anche Apple e Google e vieterà i rispettivi sistemi di pagamento nel prossimo futuro.

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