Instagram, il social sarebbe nocivo per gli adolescenti: lo dice Facebook

La risposta all’eterna domanda se i social siano nocivi per i più giovani, sembra essere affermativa. Secondo uno studio interno condotto infatti da Facebook, la società che possiede moltissime delle piattaforme social più in voga in questo momento, quella più nociva per i giovani (soprattutto adolescenti) sarebbe Instagram.

Instagram (Adobe Stock)
Instagram (Adobe Stock)

Secondo la ricerca, poi ripresa e pubblicata anche dal Wall Street Journal, un adolescente su tre svilupperebbe problemi di percezione del proprio corpo, a causa dell’eccessivo uso di Instagram e del modo in cui viene gestita la comunicazione verso l’esterno. Questo porterebbe anche una sensazione di angoscia, un aumento delle tendenze depressive e una sensazione di non adeguatezza.

La ricerca condotta da Facebook, pubblicata anche dal quotidiano statunitense Wall Street Journal, è iniziata nel 2019 ed ha studiato gli effetti del social media sulle ragazzine adolescenti e anche sui loro amici maschi, non necessariamente esenti dal sentirsi inadeguati di fronte ai loro compagni.

Instagram, la gestione del problema non è di facile soluzione

Instagram (Adobe Stock)
Instagram (Adobe Stock)

Stando a quanto si apprende dalla ricerca pubblicata, «il 32% delle ragazze adolescenti ha affermato che quando si sentivano male per il proprio corpo, Instagram le faceva sentire peggio». Questo si legge sul Journal, dove si afferma che i dirigenti di Facebook hanno esaminato la ricerca e la hanno anche parzialmente citata in una presentazione fatta l’anno scorso al CEO Mark Zuckerberg.

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Purtroppo, non è stato semplice nemmeno per il team di Facebook, che ha realizzato la ricerca, gestire questo tipo di problematica. Si era parlato (voci di corridoio, ovviamente) di realizzare una versione “Under 13” di Instagram, ma ancora di questo non si è parlato. L’unica cosa che è stata detta, ma ancora si tratta di parole (per quanto ufficiali) è che la società sta cercando in tutti i modi una soluzione per allontanare gli utenti più giovani da determinati tipi di contenuti.

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A commentare questo tipo di problematica ed a esprimere un suo parere è stata il capo delle public policy di Instagram, Karina Newton, la quale ha scritto in un post ufficiale che «siamo cautamente ottimisti sul fatto che questi suggerimenti aiuteranno a indirizzare le persone verso contenuti che elevano di più e sposteranno l’attenzione finora focalizzata sull’aspetto delle persone».

C’è da dire che nei Terms and Conditions di Instagram è specificato che «devi avere almeno 13 anni per utilizzare questo sito. Non puoi pubblicare foto nude, parzialmente nude o sessualmente allusive», ma è anche vero che è molto facile aggirare questo ostacolo e trovare account di persone minori di 13 anni, sicuramente più passibili di malesseri derivanti dal rapporto col proprio corpo. Ma anche fosse che si trattasse di adolescenti appena poco più grandi, il problema non diminuirebbe certo la sua importanza.

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