Huawei, non soltanto smartphone: ad aprile arriverà anche un tablet

Come riportato in queste ultime ore, la nuova gamma P50 sarà affiancata dal lancio di un tablet Huawei, verosimilmente animato secondo i dettami del sistema operativo HarmonyOS.

Huawei tablet
Logo Huawei (AdobeStock)

Il 17 aprile potrebbe essere la data scelta da Huawei per ufficializzare le sue rinnovate strategie commerciali e l’attenzione della rete sembra non essere unicamente rivolta verso gli smartphone della gamma P50. Come anticipato infatti in queste ultime ore, il produttore cinese ha altresì in serbo il lancio di un nuovo tablet verosimilmente appartenente al segmento di fascia alta. Una sorta di risposta a distanza rispetto alle analoghe mosse di Apple, attesa a marzo con i suoi iPad Pro in salsa 2021.

Il dispositivo griffato Huawei dovrebbe essere commercializzato sotto l’appellativo commerciale di MatePad Pro 2, ma al di là dell’etichetta, appare senza dubbio assai più interessante volgere lo sguardo alle principali peculiarità hardware: secondo i beneinformati, il tablet – a questo punto corroborato secondo i dettami della piattaforma HarmonyOS, sulla falsariga del pieghevole Mate X2 – sarà disponibile nelle varianti da 12,2 e 12,6 pollici e metterà in mostra alcuni accorgimenti di rilievo, quali la frequenza di aggiornamento al display, quattro altoparlanti frontali e una tecnologia di ricarica rapida migliorata. Sotto il “cofano” batterà invece forte la presenza del processore Kirin 9000.

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Il protagonista sarà senza dubbio HarmonyOS

Huawei tablet
HarmonyOS (AdobeStock)

L’attenzione generale è comunque rivolta verso il comparto software e a tale stregua il discorso va legato a doppio filo con la nuova gamma di smartphone attesa tra ormai qualche settimana. I modelli appartenenti alla linea Huawei P50 (ivi incluso soprattutto le versioni contrassegnate dai suffissi “Pro” e “Pro+”) inaugureranno infatti il nuovo corso targato HarmonyOS e sarà senza dubbio interessante capire quale sarà la risposta dei consumatori.

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Huawei sembra comunque aver lavorato secondo un gioco di contrappesi, nel tentativo di metter in chiaroscuro le mancanze software provocate dall’assenza dei servizi Google. In tal senso pare legittimo attendere miglioramenti importanti sotto il fronte del comparto fotografico, come d’altronde suggerito da alcuni rumors emersi nei giorni scorsi. E chissà che i nuovi dispositivi del 2021 non possano rappresentare una svolta decisiva nell’ecosistema Huawei, la cui crescita è certificata dai buoni numeri raggranellati dallo store proprietario AppGallery.

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