Facebook sfida Clubhouse con una chat audio tutta sua

Facebook copia Clubhouse. La chat vocale è il social network del momento e piace molto a Zuckerberg, già utilizzatore della piattaforma. E ora ne vuole una versione tutta sua.

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Il CEO e founder di Facebook, Mark Zuckerberg (image from about.fb.com)

Facebook vuole Clubhouse. O meglio, vuole una versione di Clubhouse tutta sua. Secondo quanto rivela il New York Times, il gigante di Menlo Park starebbe già lavorando a una piattaforma di chat vocali che entrerà in competizione diretta con il social più chiacchierato del momento. Anche in passato FB aveva palesato interesse per il mondo dell’audio: la divisione aziendale che si occupa di sperimentazione e nuovi prodotti aveva già considerato una app di podcast.

Il numero uno di Facebook, Mark Zuckerberg, è già un fan e un utilizzatore di Clubhouse: la scorsa settimana si è misurato in prima persona con la app della Alpha Exploration, dicendo la sua su temi come realtà aumentata e realtà virtuale. Adesso avrebbe dato mandato ai suoi di creare un’applicazione simile. Il prodotto è ancora nella fase di sviluppo iniziale ed è impossibile prevedere quando vedrà la luce. Interpellato al riguardo, Clubhouse non ha rilasciato alcun commento al quotidiano americano.

Facebook e gli altri: è ancora solo in beta, ma Clubhouse ha creato un mercato che fa gola a molti

Nata nel 2020 e tuttora in versione beta, Clubhouse è disponibile solo su invito e solo per utenti iOS. Alpha Exploration ha fatto sapere ufficiosamente di aver toccato quota 2 milioni di utenti settimanali. E infatti gli inviti sono anche finiti in vendita online. A garantire una visibilità importante alla app, la aura di chat dei vip: oltre a Zuckerberg, Clubhouse vanta gli interventi di nomi illustri quali Opra Winfrey, Jared Leto, Drake, Elon Musk. Il numero uno di Tesla ha appena annunciato via Twitter uno scambio di idee con la star dell’RnB, Kanye West.

In attesa che Clubhouse sbarchi su Android e che magari rinunci alla politica a inviti (ma la seconda ipotesi sembra meno probabile della prima), i numeri attuali sono comunque impressionanti. La start-up fondata da Paul Davidson e Rohan Seth è la più scaricata dall’Apple Store in Italia, Germania, Giapponee Turchia. Senza parlare del successo riscontrato in Cina, dove la chat è diventata un simbolo della libertà di parola, permettendo ai cittadini di affrontare temi spinosi come il destino della minoranza musulmana in Uighur o l’indipendenza di Taiwan e Hong Kong. Puntuale è arrivata in questi giorni la mannaia del governo cinese.

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Se l’operazione andasse avanti, Clubhouse non sarebbe certo il primo prodotto “clonato” da Facebook. A parte i problemi legali per gli acquisti di WhatsApp e Instagram – che è pur sempre un modo di accaparrarsi una fetta di mercato altrui -, la galassia FB si ispira regolarmente ad app concorrenti per sviluppare nuove offerte. Nel 2016 Instagram fu la prima a copiare le storie da SnapChat. L’anno scorso è toccato ai mini video di Reels, in pieno stile TikTok. Durante la pandemia, Facebook è entrato anche nel mondo delle videoconferenze, sfidando Zoom e Google Meet con il suo Rooms.

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Ma Zuckerberg è però in buona compagnia. Il social network model lanciato da Clubhouse è troppo ghiotto per non generare tentativi di imitazione. Twitter ha deciso di buttarsi nel settore dei podcast e della chat audio in diretta con Spaces, e anche il patron dei Dallas Mavericks e Magnolia Pictures, il tycoon Mark Cuban, sta investendo in Fireside chat, una app che punta sulle chiacchierate informali live.

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