Whatsapp, puoi conoscere quali dati ha l’app su di te: come fare

Grazie al GDPR ogni utente è in diritto di chiedere a Whatsapp, ma non solo, quali dati personali possiedono. Farne richiesta è molto semplice: ecco come

Il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati Personali, noto a tutti con la sigla di GDPR, consente agli utenti europei di far richiesta e quindi venire a conoscenza dei dati personali che Whatsapp, ma non solo, possiede. L’elenco dei contatti, i termini di servizio accettati, i gruppi di cui fa parte e la versione in uso dell’app sono solo alcuni di questi.

Fare richiesta del database di dati in mano a Whatsapp è facile: basta andare in Impostazioni> Account> Richiedi informazioni sull’account. Fatto? Bene, ora dovrete aspettare all’incirca 72 ore per poter scaricare il rapporto completo dalla stessa pagina. Si tratterà di un archivio al cui interno sono presenti file HTML ed un file json. Quest’ultimo può servire nel caso in cui l’utente voglia spostare in un solo click le informazioni su un altro servizio.

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Whatsapp, quali dati puoi conoscere

Il rapporto consente, nel dettaglio, di conoscere i seguenti dati:

  • L’orario in cui è stato generato il rapporto
  • Il nome utente
  • La foto del profilo
  • L’indirizzo IP nel momento in cui è stato generato il rapporto
  • Il sistema operativo dello smartphone e la versione di WhatsApp corrente
  • Il produttore e il modello del proprio smartphone
  • Tutti i numeri dei contatti salvati di WhatsApp
  • I nomi dei gruppi in cui è presente l’utente
  • Quali sono i termini di servizio ed il giorno e l’ora in cui sono stati accettati
  • La piattaforma, il giorno, l’ora e il codice della rete al momento della registrazione
  • I numeri bloccati
  • Se l’utente ha attivato o meno le spunte blu
  • Le impostazioni della privacy come la visibilità di foto e stato

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Detto ciò, resta aperta la questione in merito al fatto che il rapporto sia incompleto e che quindi Whatsapp abbia in mano molti più dati di quanto dichiarato. Ad ogni modo l’azienda ha chiarito la questione legata al cambiamento dei termini di servizio che entrerà in vigore dal 15 maggio e sappiamo che i contatti business possono prelevare alcuni dati dalle chat con gli utenti a scopi commerciali. Tali conversazioni saranno contrassegnate da un’icona distintiva, in modo da permettere all’utente di riconoscere il caso specifico ed interrompere la conversazione in qualsiasi momento.

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