Vivo Y20, lotto prende fuoco in aeroporto: le conseguenze

Un intero lotto di smartphone Vivo Y20 prende fuoco su una pista dell’aeroporto di Hong Kong. Nessun ferito, ma il brand cinese dovrà adesso fare i conti con alcuni provvedimenti cautelativi intrapresi da una compagnia locale.

Vivo Y20
Un intero lotto di Vivo Y20 bruciato nell’aeroporto di Hong Kong (Screenshot YouTube)

La notizia fa subito tornare in mente l’incresciosa vicenda che ha coinvolto qualche anno fa Galaxy Note 7, ma per le conclusioni è certamente meglio attendere nuovi sviluppi. Senza troppi giri di parole, un intero lotto di smartphone Vivo Y20 è andato bruciato su una pista dell’aeroporto di Hong Kong. Non è ancora chiaro il motivo dell’incendio, ma le autorità locali sembrano voler indagare a fondo sulla vicenda.

Nel frattempo, quale misura meramente cautelativa, la compagnia aerea Hong Kong Airlines ha imposto il divieto di esportare qualsiasi smartphone Vivo e tale provvedimento perdurerà almeno fin quando non verrà fatta chiarezza sull’origine dell’incendio. Una doccia fredda per il produttore cinese, giacché destinata ad impattare la reputazione del brand. E le conseguenze potrebbero essere ancora più gravose se altre società del trasporto aereo decidessero di seguire le orme di Hong Kong Airlines.

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Partita di batterie difettose

Per fortuna, la vicenda non ha provocato ulteriori ripercussioni e nessuno sembra essere rimasto ferito nell’incendio. Stando a quanto raccolto dai siti d’informazione locali, i vigili del fuoco hanno impiegato quasi 40 minuti per domare le fiamme, complice anche l’estensione dell’area interessata (12 x 24 metri). I brevi filmati presenti su Twitter e riportati nelle righe sono in ogni caso inequivocabili.

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Sebbene siano ancora in corso indagini volte a far chiarezza sull’avvenimento, appare quantomeno probabile che la causa scatenante dell’incendio debba essere riconducibile ad una partita di batterie difettose incastonate in un lotto specifico di smartphone. I prossimi giorni saranno in ogni caso decisivi per sbrogliare la matassa, anche solo per riequilibrare la reputazione di un brand che sta facendosi strada per le ottime potenzialità hardware e attenzione certosina alla scheda tecnica dei suoi smartphone.

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