Truffe online, numeri pericolosamente in aumento: “Conti svuotati in 20 minuti”

Continuano le segnalazioni legate a tentativi di phishing e truffe online. L’ultima di queste ci mette 20 minuti a svuotare conti bancari

truffe online
I numeri legati alle truffe online sono in costante aumento e preoccupano sempre di più (Pixabay)

Sono in aumento costante le segnalazioni legate a truffe e tentativi di phishing online. Bisogna stare attenti agli SMS ricevuti, alle email con link e ad altri dettagli che potrebbero rivelarsi decisivi. Un manuale anti truffa che gli utenti più esperti conoscono, ma non vale per tutti. I più ignari potrebbero tranquillamente cascare nella trappola dei malintenzionati, con conseguenze pesantissime.

Nel 2020 sono state ben 98mila le truffe online denunciate in Italia, numeri che potrebbero tranquillamente salire ancora. “Soprattutto nell’ultimo anno e mezzo, le truffe bancarie online sono aumentate a ritmi esponenziali” ha spiegato Manuel Bonsignore, un avvocato specializzato in risarcimento del danno: “Chiunque può cadere vittima di queste trappole, anche i più esperti. Si tratta infatti di malware che hanno raggiunto un alto livello di sofisticazione“.

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Truffe online, ecco come evitare di cascarci

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Ci sono alcuni trucchi spesso decisivi per evitare di cascare in truffe (PixaBay)

Ad oggi, uno dei metodi più utilizzati (ed efficaci) per portare a termine una truffa online è quello degli “sms civetta”. L’utente riceve un messaggio con un link che rimanda ad un sito clone dell’originale, dove viene chiesto di inserire le proprie credenziali di accesso. “In meno di 20 minuti, la potenziale vittima potrebbe essere estromessa dal proprio sistema di homebanking e non esercitarne più alcun controllo” le parole dell’avvocato Bonsignore.

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“Gli anziani sono spesso esentati dal problema, in quanto la truffa si consuma quasi sempre su app per smartphone” ha poi continuato l’esperto, indicando come fasce d’età più colpite quelle che vanno dai 40 ai 60 anni:Grazie all’Arbitro Bancario Finanziario, spesso l’utente truffato riesce ad ottenere un rimborso parziale. Non si può procedere con quella totale, in quanto autorizzerebbe l’utente a fregarsene e a non prestare attenzione“.

Oltre ai classici consigli per evitare le truffe (diffidare dai link, non inserire mai le proprie credenziali e così via), il legale ha sottolineato come sia necessaria una campagna di sensibilizzazione per informare gli utenti.

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