Tim, dalle promesse sulla Superfibra al fax per l’invio delle contestazioni

Tim è croce e delizia per i suoi 10 milioni di clienti per la telefonia fissa e per i 30 milioni della telefonia mobile.

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L’ex monopolista sta spingendo sempre più l’acceleratore verso il progresso tecnologico applicato alle sue reti. Mentre prosegue da un lato l’implementazione del 5G a un ritmo sempre più frenetico, anche il progetto banda larga sta completando l’infrastruttura che promette velocità fino a un Gigabit per le abitazioni.

A volte però ci si perde in un bicchiere d’acqua. Accanto però a questi progetti Tim non ha evoluto efficacemente il servizio clienti, che ancora non è al livello richiesto da un grande network privato di scala mondiale. Le difficoltà riscontrate per avere informazioni sul proprio abbonamento e anche su servizi attivati e mai chiesti sono all’ordine del giorno e a queste si aggiungono modalità di contestazioni antidiluviane, come il Fax.

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TIM, per chiedere informazioni serve ancora il Fax

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Sarà necessario l’intervento di un operatore per passare alla nuova tecnologia

La Tim da un lato, con la nuova campagna promozionale in corso su tutte le televisioni, garantisce un WiFi perfettamente funzionante e certificato in tutte le stanze della casa, ma dall’altro non è in grado di risolvere anche piccolo intoppi burocratici.

In occasione di alcuni rinnovi di abbonamenti già esistenti la compagnia ha infatti inviato Il Decoder Tim Box anche a chi non ne aveva fatto richiesta. Questo strumento serve per accedere a Tim Vision e ad altre app ed è dedicato ai clienti che non posseggono né una Smart Tv né una Chromecast o un’Apple Tv.

La cosa incredibile è la procedura a dir poco ingarbugliata per annullare l’invio ed evitare aggravi sulla propria bolletta. Una volta ricevuto il pacco e telefonato al servizio clienti si avvia infatti la procedura, che però prosegue con una beffa.

Dopo pochi giorni arriva una comunicazione con questo testo:

ci scusiamo per il disagio arrecato e ti informiamo in riferimento alla tua segnalazione in
oggetto, che puoi restituire il tim box entro il 22/11/2020, ed inviarci per fax al numero
800000187 copia del cedolina del pacco raccomandata. al ricevimento dello stesso,
provvederemo ad effettuare un riborso.

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puoi riconsegnare il prodotto a questo indirizzo
Telecom Italia S.p.A. c/o Geodis Logistics
Magazzino Reverse A22
Piazzale Giorgio Ambrosoli snc
27015 Landriano PV

Arrivederci da TIM
Servizio Clienti Linea Fissa 187

Quindi Tim chiede ai proprio clienti di recarsi ad una posta per effettuare l’invio del pacco a proprie spese, che saranno rimborsate solo in seguito alla ricezione di un fax entro pochi giorni. Il 187 conferma che non ci sono alternative al Fax, visto che la PEC – obbligatoria per legge – non è contemplata nella procedura. Chiaramente questo sistema mette in difficoltà sia chi non possiede più questo vecchio strumento di comunicazione, sia chi potrebbe non avere tempo e possibilità, anche a causa della pandemia Covid, di recarsi alla posta per inviare il pacco raccomandata.

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