Quei cookie si pagano a caro prezzo: Facebook e Google, doppia stangata

Dopo accertamenti e indagini, è arrivata la stangata. Meta e Alphabet sanzionate duramente per colpa dei loro figli più grandi, Facebook, Google e YouTube, rei di aver violato una legge molto chiara, quella di rendere più semplice possibile il rifiuto dei cookie, quelle stringe di testo di piccole dimensioni inviata da un server ad un client (di solito un browser) e poi rimandata indietro.

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Facebook e Google, stangata cookies – Adobe Stock

Il Garante della Privacy non è andato molto per il sottile, comminando 60 milioni di euro a Facebook, più del doppio (150 milioni) a Google, intimando di mettersi in regola nei prossimi tre mesi.

La commissione ristretta, organo della CNIL competente per l’irrogazione delle sanzioni, ha rilevato, a seguito di accertamenti, che i siti facebook.com, google.fr e youtube.com offrono un pulsante che consente all’utente di accettare immediatamente i cookie.

Facebook e Google, tre mesi per non pagare un’altra penale da centomila euro al giorno

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Multa salata per Facebook e Google – Adobe Stock

Tuttavia, non forniscono una soluzione equivalente (pulsante o altro) che consenta all’utente di Internet di rifiutare facilmente il deposito di questi cookie. Sono necessari più clic per rifiutare tutti i cookie, uno solo per accettarli, un iter che cozza completamente con la normativa francese.

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Il CNIL (acronimo di Commission Nationale de l’Informatique et des Libertés, l’equivalente del nostrano Garante della Privacy) ha ritenuto che il modus operandi di Facebook, Google e YouTube leda la libertà di consenso: poiché, su Internet, l’utente si aspetta di poter consultare rapidamente un sito web, e il fatto che non possa rifiutare i cookie con la stessa facilità con cui può accettarli influenza la sua scelta in favore del consenso. Ciò costituisce una violazione dell’articolo 82 della legge francese sulla protezione dei dati.

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Oltre alle sanzioni, il Garante della Privacy transalpino ha ordinato a entrambe società di fornire agli utenti Internet residenti in Francia un mezzo per rifiutare i cookie semplice, ma anche la possibilità per accettarli, al fine di garantire la loro libertà di consenso, entro tre mesi. Appunto.

In caso contrario, Facebook, Google e YouTube potrebbero vedersi inasprite le rispettive multe, con una penale di 100.000 euro per giorno di ritardo. Queste due decisioni fanno parte della strategia di conformità globale avviata dalla CNIL negli ultimi due anni con attori francesi e stranieri che pubblicano siti web con molte visite e hanno pratiche contrarie alla legislazione sui cookie.

Dal 31 marzo 2021, quando è scaduto il termine fissato per i siti e le applicazioni mobili per conformarsi alle nuove regole sui cookie, la CNIL ha adottato quasi 100 misure correttive (ordinanze e sanzioni) relative al mancato rispetto della normativa sui cookie. Il 2022 non comincia nel migliore dei modi per alcuni del mostri sacri dell’High Tech.

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