Pornografia online, un Paese vara nuovi sistemi per verificare l’età degli utenti

Un problema sempre più serio quello della pornografia online accessibile ai minori. Un Paese sta pensando a nuovi sistemi più restrittivi

Confermi di avere 18 anni?“, una dicitura che si trova prima dell’accesso ad ogni sito porno ma che, puntualmente, non funge da reale filtro per gli utenti minori. Stiamo parlando di uno degli argomenti più trattati negli ultimi anni, con misure mai realmente efficaci per proteggere i più piccoli dalla pornografia online.

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Il Regno Unito ha proposto una nuova legge in merito alla protezione degli utenti minori online (Adobe Stock)

A distanza di tre anni dall’ultimo tentativo, ora il Regno Unito sta pensando a nuovi sistemi ancor più restrittivi per vietare i siti per adulti a chi non potrebbe accedervi. La proposta di legge è stata denominata Online Safety Bill, ed è composta da più fonti rispetto al precedente Digital Economy Act.

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Pornografia online, le nuove “regole” pensate dal Regno Unito

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Diversi i sistemi pensati per limitare la pornografia ai soli utenti maggiori di 18 anni (Adobe Stock)

Il vice ministro per la tecnologia e l’economia digitale del Regno Unito Chris Philp ha scelto il Safer Internet Day per annunciare pubblicamente alcune delle novità previste dall’ultima proposta di legge in merito alla protezione degli utenti minori online. L’idea sarebbe quella di implementare nuovi sistemi per impedire l’accesso ai siti porno se non si hanno ancora 18 anni compiuti. I proprietari dei siti potranno scegliere le soluzioni che ritengono più idonee alla verifica dell’età. Ofcom avrà la facoltà di suggerire l’utilizzo di alcune tecnologie per limitare la raccolta dei dati degli utenti.

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Tra le proposte, c’è il caricamento di un documento d’identità. La quantità di informazioni da conservare dovrà però ovviamente essere ridotta al minimo. Oppure la carta di credito o il passaporto. Stando a quanto riferisce la Age Verification Providers Association, esistono sistemi di intelligenza artificiale in grado di stimare l’età da un selfie. Tutte le tecnologie saranno tenute a rispettare le leggi sulla privacy, come sottolineato nella proposta di legge.

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