PEC alla conquista dell’Europa: tutte le novità

Certo, la fatturazione elettronica è stato un volano, un grimaldello che ha aperto le porte dell’infinito alle PEC: quasi 15 milioni nel 2020, rispetto ai poco più di 10 mln dell’anno precedente, un aumento di circa il 15%. La Posta Elettronica Certificata, quel sistema che consente di inviare e-mail con valore legale equiparato ad una raccomandata con ricevuta di ritorno, come stabilito dalla normativa del 2005, continua a evolversi.

PEC (Adobe Stock)
PEC (Adobe Stock)

Da metà giugno, infatti, l’Agenzia per l’Italia Digitale ha varato un nuovo documento che proietterà la PEC alla conquista dell’Europa. Il documento rilasciato dall’AgID fissa quelli che sono i criteri ufficiali per adottare il primo schema interoperabile di eDelivery, affinché sia conforme ai criteri fissati dall’European Telecommunications Standards Institute.

PEC, tre tipi di documenti classificati dall’ETSI. Diciannove Paesi coinvolti nei test

European Telecommunications Standards Institute (Adobe Stock)
European Telecommunications Standards Institute (Adobe Stock)

Il documento rilasciato dal gruppo di Lavoro coordinato dall’AgID, si chiama “REM SERVICES – Criteri di adozione degli standard ETSI – Policy IT” e contiene la proposta di regole tecniche per i servizi di recapito certificato qualificato eIDAS compliance. Scopo del documento è quello di definire le nuove regole tecniche conformi ai requisiti funzionali previsti per un servizio elettronico di recapito certificato qualificato dal Regolamento eIDAS, con il quale i gestori italiani si potranno presentare non solo sul mercato interno, ma anche nell’ambito territoriale di applicazione del regolamento eIDAS beneficiando delle presunzioni legali ivi previste.

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Tre tipi di documenti classificati dall’ETSI, l’organismo internazionale identificato in un Istituto europeo per le norme di telecomunicazione. Il primo è l’European Standard, redatto da un comitato tecnico e approvato dagli organismi di standardizzazione nazionali europei dell’ETSI e utilizzato quando il documento è destinato a soddisfare esigenze specifiche dell’Europa, in genere su richiesta della Commissione, e richiede la trasposizione in standard nazionali, che sono vincolati a non emettere standard sullo stesso tema.

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Il secondo è il Technical Specification, ossia quei requisiti tecnici utilizzati che servono a garantire una pubblicazione rapida. Un TS è approvato dalla commissione tecnica che lo ha redatto e non vincola gli enti nazionali. Terzo e ultimo il Technical Report: contengono materiale informativo o ulteriori approfondimenti rispetto a temi trattati in altri standard.

Attualmente si è ancora nella fase dei test, che coinvolgono 40 soggetti, 15 paesi europei, 4 paesi dal resto del mondo e 5 istituzioni governative e sono organizzati da AgID, AssoCertificatori e Uninfo. Un altro passo verso l’europeizzazione delle PEC.

Già ora la posta elettronica certificata offre tanti vantaggi, che non si fermano alla validità legale pari a quella di una raccomandata postale A/R. E’ un bene “ecosostenibile, che ha permesso di risparmiare già centomila tonnellate di CO2, riducendo le emissioni legate allo spostamento verso e da l’ufficio postale, così come il trasferimento della posta cartacea tra le diverse destinazioni“. Ora lo step superiore, l’espansionismo oltre i confini italici.

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