Netflix, ci siamo: partono su Android i primi test dei videogiochi

Netflix ha avviato la prima fase di test per dotare la sua piattaforma di titoli videoludici. Si parte con due giochi Android della serie Stranger Things.

Netflix videogiochi Android
La rivoluzione videoludica di Netflix si fa sempre più concreta (Unsplash)

Netflix compie un altro importante passo in vista del fatidico esordio nel settore videoludico. Un “chiodo” fisso, quello del gigante dei film e delle serie TV on demand, emblematicamente rappresentato nella lettera agli investitori diramata di recente dalla società, che ha permesso peraltro di far chiarezza in merito alle nuove strategie del sodalizio fondato nell’ormai lontano 1997.

Le ultime notizie divulgate sul web aggiungono un tocco in più rispetto a quanto già noto. Come confermato infatti da un portavoce dell’azienda, alcuni utenti in Polonia saranno in grado di testare i giochi mobili Netflix su Android. Per il momento si parte con due giochi per così dire “simbolici” (Stranger Things 1984 e Stranger Things 3), inclusi all’interno dell’abbonamento senza costi aggiuntivi. Un piccolo passo in vista di un esordio in pompa magna destinato a inverarsi nei prossimi mesi.

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Netflix e l’approccio in “stile” Apple Arcade

Attenzione, però. I suddetti titoli non saranno giocabili in cloud: una volta cliccato sul pulsante “Installa ora“, gli utenti saranno riportati nella pagina del Google Play Store dedicata ai due videogiochi, che potranno perciò essere scaricati e installati sul dispositivo. Netflix permetterà insomma di riscattare gratuitamente i titoli, sfruttando per l’appunto l’abbonamento alla piattaforma. Una volta completata poi la procedura di download, si potrà avviare il gioco direttamente dall’app Netflix. Non saranno previste pubblicità, né tantomeno acquisti in-app.

Siamo ancora agli albori del progetto” – ha affermato il portavoce di Netflix – “e lavoreremo sodo per offrire ai nostri abbonati la migliore esperienza possibile“. L’incursione di Netflix nel settore videoludico ricorda molto quello di Apple Arcade e perciò si differisce marcatamente da piattaforme come Stadia, GeForce Now e Xbox Cloud Gaming, improntate invece sullo streaming mediante servizi di cloud gaming.

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I prossimi mesi saranno senz’altro decisivi per affinare il tiro e limare i difetti, ma per il momento si tratta comunque di una buona partenza. Specie se si tiene conto delle premesse di riferimento: i giochi saranno inclusi nell’abbonamento Netflix e non richiederanno alcun esborso aggiuntivo.

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