Johnson & Johnson, la FDA riammette il vaccino: “I benefici oscurano i rischi”

La FDA toglie il veto sul vaccino Johnson & Johnson. Troppo pochi i casi di trombosi in giovani donne rispetto all’efficacia del farmaco nella lotta al Covid-19. La decisione dovrebbe influire sui piani dell’Ema.

Johnson & Johnson, via libera di FDA e CDC (pixabay.com)
Johnson & Johnson, via libera di FDA e CDC (pixabay.com)

Il vaccino anti covid 19 di Johnson & Johnson sarà di nuovo somministrato alla popolazione degli Stati Uniti. Lo hanno deciso la Food and Drug Association (FDA) e i Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie (CDC), soppesando rischi e benefici del farmaco sviluppato da Janssen, costola farmaceutica di J&J.

Il comunicato congiunto di FDA e CDC assicura che i benefici nella lotta al Covid del vaccino superano di gran lunga il rischio di trombosi che ha colpito alcune giovani donne dopo la somministrazione. “Il vaccino è sicuro ed efficace nel contrastare il covid – recita la nota -. I dati disponibili al momento ci dicono che il rischio di trombosi è bassissimo, ma FDA e CDC continueranno a vigilare la situazione”.

Aggiornata la lista degli effetti collaterali

Covid, un microchip per la diagnosi precoce del contagio (image by CDC from pexels.com)
J&J efficace contro il covid, analisi rischi-benefici più che positiva (image by CDC from pexels.com)

A seguito della decisione, sono state modificate le informative sul medicinale destinate alle strutture sanitarie che provvedono alla somministrazione e ai cittadini che si sottopongono alla vaccinazione. Entrambi i documenti contengono ora il riferimento ai possibili episodi di trombosi tra i rari effetti collaterali riscontrati.

La sospensione era arrivata lo scorso 14 aprile, quando le due agenzie USA avevano interrotto la distribuzione a causa dei casi di trombosi che avevano colpito 6 giovani donne affette da trobocitopenia. La condizione si chiama Sindrome da Trombosi con Trombocitopenia (TTS). Negli ultimi nove giorni gli episodi sono saliti a 15 (e altri sono sotto osservazione).

TTS, i sintomi da tenere d’occhio

Vaccino Covid (Adobe Stock)
Vaccino Covid (Adobe Stock)

A essere colpite sono state 13 donne tra i 18 e i 48 anni e due di oltre 50 anni. Tutte affette da trombocitopenia, ovvero un livello basso di piastrine del sangue, e tutte con sintomi a partire dal sesto giorno dopo la vaccinazione. Nessun altro problema di salute pre-esistente è risultato correlato alla TTS.

Questo particolare tipo di trombosi NON va trattato con l’eparina, un anticoagulante utilizzato di norma contro i trombi. Alle prime avvisaglie bisogna consultare un medico. I sintomi da tenere d’occhio sono difficoltà respiratorie, dolore al petto, persistenti dolori addominali, gambe gonfie, forte mal di testa (spesso accompagnato da problemi al collo), brividi, febbre, nausea e uno stato di debolezza generale.

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“Johnson & Johnson è sicuro”

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L’analisi rischi-benefici condotta da FDA e CDC e dai loro organi consultivi ha tuttavia suggerito la ripresa delle vaccinazioni: “Janssen è sicuro per la stragrande maggioranza della popolazione”, fa sapere la dottoresssa Rochelle Paula Walensky, direttrice della CDC. Si attendono ora le decisioni dell’Ema, Agenzia Europea del farmaco, che non ha avuto nemmeno il tempo di introdurre Janssen nella campagna vaccinale prima del provvedimento sospensivo attuato negli Stati Uniti.

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