Il “grande fratello” Europa investe nel controllo di chi entra e chi esce dalle frontiere

Sapere chi entra e chi esce dalle frontiere dei Paesi dell’Unione Europea: un modo semplice per raccontare il nuovo sistema di dati biometrici sul quale l’Europa sta spendendo poco meno di un miliardo di dollari.

Dati biometrici (Adobe Stock)
Dati biometrici (Adobe Stock)

A creare questo nuovo maxi database sarà l’agenzia Eu Lisa, che raccoglierà impronte digitali e foto sulla base dei termini di tre maxi contratti d’appalto per un ammontare globale di 930 milioni di euro. L’agenzia europea Eu-Lisa si occupa di fornire le infrastrutture informatiche per la gestione dei confini, dei flussi migratori e della sicurezza interna.

L’ente, che ha sede a Tallinn in Estonia, è anche al centro di una collaborazione molto stretta con Frontex, l’agenzia che controlla e sorveglia i confini dell’Unione Europea, e che la rende di fatto una delle agenzie più potenti in Europa.

Come nasce il maxi database dei dati biometrici dell’UE

Unione Europea (Adobe Stock)
Unione Europea (Adobe Stock)

Il maxi database è frutto di un lavoro effettuato dall’agenzia Eu-Lisa a partire dal mese di aprile 2020 a fronte di un appalto da oltre 300 milioni di euro. Con questo primo contratto, all’agenzia è stata commissionata la parte di biometria di entrata e uscita delle persone extra Ue che attraversano i confini comunitari. Il sistema si chiama Entry exit system, EES.

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In questa parte di appalto è incluso anche il lavoro sul sistema condiviso di corrispondenza biometrica (Shared biometric matching system, Smbs), ossia «uno dei sistemi biometrici più grandi al mondo».

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Con questo sistema, verranno matchati i dati di «oltre 400 milioni di cittadini di Paesi terzi con le loro impronte digitali e volti», ed inoltre questo archivio biometrico servirà a connettere il sistema informatico che collega le autorità dei Paesi dell’area Schengen. In questo sono inclusi il sistema relativo ai visti, denominato VIS, l’Eurodac che contiene le impronte digitali di chi richiede asilo, e il futuro Ecris-Tcn per lo scambio di informazioni su persone indagate o condannate in Stati extra Ue.

Insomma, un mega archivio di dati biometrici e personali che sarà sotto il controllo dell’agenzia Eu-Lisa, che ha iniziato i primi test di funzionamento lo scorso mese di luglio. A questo si è aggiunto il secondo contratto che dà all’agenzia un budget di 187 milioni per il reclutamento di una serie di fornitori ai quali chiedere di collaborare.

Infine lo scorso mese di novembre è stato sottoscritto un appalto da 442 milioni di euro per arruolare un consorzio composto dai colossi informatici Everis, Sopra Steria, Hellenic telecommunications organizations e Cancom, i quali avranno una sorta di prelazione sui lavori.

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