Google Messaggi saluta gli smartphone Android non certificati

Google Messaggi non funzionerà più sugli smartphone Android che non hanno ricevuto la certificazione da parte del gigante di Mountain View.

Google Messaggi smartphone non certificati
L’icona di Google Messaggi (Screenshot Play Store)

Google Messaggi potrebbe presto non essere più compatibile con gli smartphone Android non certificati, come ad esempio gli ultimi dispositivi commercializzati da Huawei, per l’appunto caratterizzati dall’assenza di qualsivoglia certificazione da parte di Google. L’indiscrezione è stata lanciata in queste ore dall’affidabile redazione 9To5Google, la quale pare abbia scovato segnali inequivocabili all’interno dell’ultima versione dell’app messaggi del gigante di Mountain View, peraltro impiegata di recente anche su una moltitudine di smartphone Android (su tutti, OnePlus e Xiaomi, ma anche i nuovissimi Galaxy S21 di Samsung).

Si tratta, in effetti, di una notizia che potrebbe fare storcere il naso a qualcuno, specie se consideriamo le caratteristiche di Google Messaggi, tra le quali spicca certamente la messaggistica RCS e un pratico client Web. Tali funzionalità dovrebbero pertanto restare accessibili soltanto con riguardo ai dispositivi esplicitamente insigniti della certificazione di Google, passaggio per inciso propedeutico affinché uno smartphone possa essere considerato – almeno da un punto di vista formale – a tutti gli effetti un “Android” e dunque dotato non soltanto delle principali app di Google (tra cui per l’appunto spicca anche Messaggi), ma altresì degli imprescindibili Google Play Services.

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Messaggi non sarà più funzionante dal primo aprile di quest’anno

Google Messaggi Huawei
Smartphone (PixaBay)

Come precisato dalla fonte riportata in apertura di articolo, tra le pieghe del codice della versione beta numero 7.2 di Google Messaggi appare una inequivocabile dicitura: “il 31 marzo sarà l’ultimo giorno in cui Messaggi sarà in grado di funzionare sui dispositivi non certificati“.

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Ma quali sono i risvolti di una tale modifica? Per farla breve, potrebbero essere potenzialmente compromessi i messaggi crittografati sugli smartphone non certificati. Ad ogni buon conto, bisogna tuttavia aggiungere che una tale notizia è comunque destinata a trovare conseguenze tutto sommato abbastanza risibili, stante la rarità di dispositivi che non hanno ottenuto la certificazione del gigante di Mountain View. L’unica eccezione è rappresentata per l’appunto dai terminali commercializzati da Huawei, i quali hanno ormai messo di canto qualsivoglia speranza di poter supportare i servizi di Google. Il futuro degli smartphone realizzati dal brand cinese è ormai scritto e prende il nome di HarmonyOS, sempre più vicino a fare il suo esordio ufficiale come terzo polo tra Android e iOS.

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