GearBest, che succede? Scomparso il portale, preoccupazione dei clienti

Un bel problema per coloro che si erano legati a GearBest per le loro esigenze di e-commerce. Da più di una settimana, infatti, la società cinese di vendita per corrispondenza online fondata nel 2013, specializzata negli articoli elettronici, il cui marchio è di proprietà di GlobalGrow e soltanto nel 2016 aveva circa 100 milioni di visitatori, ha il sito web offline

GearBest (Adobe Stock)
GearBest (Adobe Stock)

Ci sono state anche segnalazioni di acquirenti i cui prodotti dovevano ancora essere spediti prima di questo improvviso arresto. Forse, il segmento più colpito sono i marketer affiliati di GearBest, alcuni dei quali hanno migliaia di dollari di guadagni di affiliazione non pagati.

I foschi presagi di giugno sembrano essere forieri di brutte notizie. E la preoccupazione dei clienti è molto tangibile, concreta quasi quanto la certificazione di un probabile fallimento.

GearBeast, quando top fa rima (subito dopo) con flop. I motivi della crisi

GearBest, è crisi (Adobe Stock)
GearBest, è crisi (Adobe Stock)

Già a giugno un caso era stato depositato presso il tribunale della provincia del Guangdong, classificato come revisione di bancarotta. Il richiedente era la filiale di Shenzhen Nanshan di Industrial and Commercial Bank of China Co., Ltd., mentre il convenuto è Shenzhen Globalegrow E-Commerce Co., Ltd, società madre di GearBest.

LEGGI ANCHE >>> Google TV introduce una fantastica novità: addio all’abbonamento?

Shenzhen Globalegrow E-commerce Co., Ltd (noto anche come Globalegrow o Global Tesco) è stata fondata nel 2007 con sede nel distretto di Nanshan a Shenzhen. Il marchio GearBest ha aperto un negozio nel 2014 e dalla creazione della piattaforma, si è impegnato a fornire ai consumatori d’oltremare prodotti più abbondanti e servizi di alta qualità. Gearbest è online in 23 paesi con circa 50,98 milioni di utenti registrati e un volume medio di visite mensili di 234 milioni.

LEGGI ANCHE >>> Che sia la volta buona? Samsung potrebbe seguire davvero le orme di Apple coi Samsung Galaxy S22

Per anni, la crescita di GearBest era stata supportata dalla forte rete di magazzini all’estero e dalle risorse dei fornitori della sua società madre, Global Tesco. Aveva incassato 3,64 miliardi di yuan (550 milioni di dollari) nel 2015. Ma, purtroppo, il termine top a volte fa rima con flop, così inizia la forte discesa, data in primis dalla società madre travolta da una crisi finanziaria.

Pochi giorni fa è uscito fuori un video del CEO di GearBest che si rivolge ai media cinesi in cui ha spiegato perché la società non sarà in grado di pagare i suoi fornitori. Senza fornitori, niente ordini, con tutto ciò che ne consegue: ritardi eccessivi nelle spedizioni, aumento di reclami in maniera esponenziale.

Non ci sono ancora notizie ufficiali su quando il sito tornerà online. Prima GearBesta deve risolvere il problemone dei fornitori. La società madre, tuttavia, gestisce anche i siti di abbigliamento SammyDress.com e DressLily.com che sono ancora attivi e, fortunatamente, ancora funzionanti. Ciò lascia un barlume di speranza che GearBest possa ancora riprendersi. Anche la dashboard degli affiliati è ancora attiva e funzionante. Due fiammelle su quel buio di un sito offline da oltre una settimana.

Impostazioni privacy