Il curioso esperimento con un AirTag: accade qualcosa di sorprendente VIDEO

Un dispositivo nato per perdere il vizio di perdere le cose. La vita dell’AirTag è questa: uno alle chiavi, un altro nello zaino, in qualsiasi congegno che vuoi rintracciare, localizzare, riprendere in caso di smarrimento. Che fa rima con un curioso esperimento.

AirTag, uno dei gioielli di casa Apple (Adobe Stock)
AirTag, uno dei gioielli di casa Apple (Adobe Stock)

Jonathan è uno Youtuber del MegaLag a cui è balenata un’idea tanto insolita quanto interessante: ha inviato tre AirTag, uno a Tim Cook di Apple, l’altro a Elon Musk di SpaceX, il terzo addirittura in Corea del Nord. Il motivo? Capire come ha funzionato il tracker in ogni singolo viaggio.

AirTag, Apple ammicca all’esperimento: ecco cosa risponde allo YouTuber

AirTag, curioso esperimento di uno YouTuber (Adobe Stock)
AirTag, curioso esperimento di uno YouTuber (Adobe Stock)

I gioielli di casa Apple sono stati tutti spediti da Francoforte, e la rete “Trova il mio” è stata in grado subito di mostrare dove si trovavano i pacchi: dalle strutture DHL all’aeroporto, prima dell’imbarco. È interessante notare che l’AirTag inviato ad Apple Park è stato improvvisamente identificato in Nevada, negli Stati Uniti. Lo YouTuber ha controllato Flight Radar e ha scoperto che il volo che trasportava il suo pacco ha sorvolato quel luogo, quindi presumibilmente il dispositivo ha comunicato con l’iPhone di qualcuno sull’aereo e ha immediatamente inviato la posizione a “Dov’è”.

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L’AirTag inviato a Elon Musk, invece, è arrivato al quartier generale di SpaceX ed è rimasto lì per due settimane e mezzo, quando è stato poi rilevato in un centro di riciclaggio prima del suo ultimo segnale a Castaic, in California. Non sorprende che quello inviato in Corea del Nord non sia mai arrivato a destinazione.

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L’AirTag inviato a Tim Cook, invece, è arrivato ad Apple Park, i è rimasto per sei settimane prima di essere rispedito in Germania. Sì, il Colosso di Cupertino ha restituito l’AirTag alla Youtuber, con una lettera tampata su una carta, con gli angoli arrotondati e la firma di uno degli assistenti di Tim Cook.

Michael (l’assistente di Tim Cook), identificato come Michael, ha affermato che la società è stata “felice di apprendere degli usi creativi degli AirTag”, spiegando che Tim Cook riceve centinaia di lettere ogni mese, ma che non può rispondere a tutte. Detto ciò, l’esperimento di Jonathan ha colpito nel segno: qualcuno di Apple ha effettivamente preso il pacco, scritto una lettera e restituito l’AirTag. Questo il testo completo della lettera che lo Youtuber stesso ha reso pubblico:

“Caro Jonathan, grazie per aver condiviso il tuo esperimento con AirTag. Siamo lieti di conoscere gli usi creativi degli AirTag e come possono migliorare la vita dei nostri clienti. Come puoi immaginare, Mr. Cook riceve centinaia di lettere ogni mese da clienti come te. Purtroppo non è in grado di rispondere ad ogni richiesta. Ma speriamo che tu continui a goderti il ​​tuo AirTag mentre torna dal suo viaggio unico in tutto il mondo!”

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