Diritti tv, DAZN: “Il 99% degli italiani può dotarsi della banda larga”. SKY: “Il 60% ha problemi”

Marcatura a uomo. Stretta. Asfissiante. Nessuno lascia passare niente, pur di accaparrarsi l’estenuante gara per i diritti tv della Serie A, nel prossimo triennio. Alla lettera di SKY alla Lega, risponde immediatamente la nota ufficiale di DAZN.

Diritti Tv, botta e risposta Sky-Dazn (Adobe Stock)
Diritti Tv, botta e risposta Sky-Dazn (Adobe Stock)

In attesa della decisione della Lega Calcio di Serie A relativa all’assegnazione dei diritti TV per le prossime tre stagioni che, si auspica, possa venire presa quanto prima, DAZN sottolinea che il suo impegno, ampiamente indicato e documentato nelle proposte presentate alla Lega stessa, è volto a sostenere e accelerare il processo di digitalizzazione del Paese”.

Diritti tv, DAZN risponde a SKY. Il 23 marzo nuova Assemblea di Lega

Diritti Tv, ancora non se ne esce (Adobe Stock)
Diritti Tv, ancora non se ne esce (Adobe Stock)

DAZN rivendica il suo sforzo dato da un’offerta da 840 milioni, in compagnia del suo nuovo alleato, TIM, e garantisce un servizio ad hoc per il campionato di Serie A, ostentando sicurezza nelle trasmissioni via streaming.

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Oggi il 99% delle famiglie italiane può già dotarsi di una connessione a banda larga con diverse tecnologie – spiega – ottima per la ricezione di tutti i servizi internet compresa la visione della propria squadra del cuore. Il nostro impegno è volto a sostenere e accelerare il processo di digitalizzazione del Paese“.

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Il 23 marzo ennesima Assemblea in Lega. Avere il sì di Atalanta, Fiorentina, Hellas Verona, Inter, Juventus, Lazio, Milan, Napoli, Parma e Udinese non basta.

La visione in streaming del nostro massimo campionato di calcio, infatti, potrà essere l’elemento in più per aumentare la propensione delle famiglie italiane ad avere in casa una connessione a banda larga, come auspicato dallo stesso Ministro Vittorio Colao“.

Era stata SKY ad infiammare nuovamente la corsa ai diritti tv, scagliandosi contro Alberto Toffoletto, legale della Lega, che nei giorni scorsi aveva dichiaratamente posto fortissimi dubbi sulla ammissibilità dell’offerta di SKY.

Questa comunicazione e il suo tempismo sono a dir poco sorprendenti, visto che la posizione viene esplicitata dopo oltre un mese e mezzo dalla definizione delle offerte e a pochi giorni dalla loro scadenza – recita lo stralcio della lettera di SKY alla Lega – l’invito a dettagliare l’offerta con l’indicazione dell’impegno della Lega a distribuire il proprio canale con le partite di Serie A direttamente agli utenti, è stato esplicitamente fatto dall’Ad e dai legali della Lega, nel corso delle trattative private che si sono svolte dinanzi alla Commissione e al notaio”.

SKY rivendica la sua affidabilità e anche un’offerta giudicata più conveniente. “L’aggiudicazione dell’offerta di Sky porterebbe a un risultato più competitivo, perché le dirette televisive delle partite dell’intero campionato sarebbero offerte sia dalla Lega sia da Sky, con evidente beneficio per la Serie A, i club e gli spettatori”.

I numeri di SKY non combaciano con quel 99% fornito da DAZN: “Tanto più se si considerano anche le difficoltà del 60% delle famiglie italiane ad accedere alla rete con connessioni veloci, come ricordato dal Ministro dell’innovazione tecnologica e della transizione digitale“.

Avanti così, fra un botta e risposta, la spaccatura dei club di Serie A e la prossima assemblea, fissata per il 23 marzo, a 6 giorni dalla scadenza delle offerte.

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