Connettività: raggiunta velocità record di trasmissione dati di oltre 1 petabit al secondo

Alcuni ricercatori giapponesi sono riusciti a raggiungere una velocità monstre di trasmissione dati, superando 100.000 volte l’attuale migliore connettività Internet

Alla ricerca della migliore velocità per navigare su Internet. L’impegno della tecnologia su questo tema ha portato allo sviluppo di alcune soluzioni che effettivamente hanno cambiato radicalmente nel corso degli anni il nostro approccio con il web.

Connettività Internet 1,02 petabit record
Il record di 1,02 petabit/s raggiunto dai ricercatori giapponesi (Unsplash)

Se sullo sfondo sono già in cantiere i lavori sulla connettività 6G, alcuni ricercatori giapponesi del National Institute of Information and Communications Technology (NICT) hanno invece brindato al traguardo di 1,02 petabit al secondo (Pb/s) ottenuto grazie a cavi in fibra ottica in linea di massima compatibili con le attuali infrastrutture.

Per chi non lo sapesse, 1 petabit corrisponde a un milione di giga, il che significa che la velocità record di trasmissione dei dati ottenuta dai ricercatori giapponesi supera 100.000 volte l’attuale migliore connettività Internet in fibra e i mastodontici 400 gigabit al secondo a cui la NASA attingerà a partire dal 2023. Tanto per rendere l’idea, questa velocità consentirebbe di trasmettere 10 milioni di canali al secondo con risoluzione 8K.

Questo sviluppo della velocità di trasmissione dati ovviamente pone prospettive interessanti legate all’utilizzo della rete Internet in modo professionale e in settori centrali per la vita quotidiana. La notizia, riportata in anteprima dal sito New Atlas, non costituisce tuttavia un unico nel panorama tecnologico, considerato che anche in passato si è riusciti ad avvicinarsi al record di 1 Pb/s. In quell’occasione si utilizzò un cavo in fibra ottica con circuiti integrati dedicati per gestire questa gran mole di dati.

Il progetto dei ricercatori giapponesi

Connettività Internet 1,02 petabit record
La ricerca pone prospettive interessanti in relazione alle attuali tecnologie in campo (Unsplash)

Nel progetto odierno, i ricercatori giapponesi hanno utilizzato un cavo in fibra ottica con al suo interno quattro tubi in vetro – che trasmettono il segnale – anziché uno e hanno sfruttato una particolare tecnologia denominata “wavelength division multiplexing (WDM)”, molto in voga nei sistemi di comunicazione ottica per estendere la larghezza di banda fino al valore record di 20 THz.

La velocità di trasmissione dati pari a 1,02 Pb/s è stata poi resa possibile grazie ad alcuni sistemi di amplificazione dei segnali ottici, che hanno inviato dati attraverso 51.7 km di cavi in fibra ottica.

L’aspetto più interessante del progetto è tuttavia legato non soltanto ai dati quantitativi – e quindi ai numeri record ottenuti – ma soprattutto all’approccio pratico e versatile. Infatti, il metodo elaborato dai ricercato giapponesi trasferisce dati in una sola modalità per core e questo implica la lettura di questi dati da tecnologie già in utilizzo. Peraltro, il cavo in fibra ottica ha 4 fili con diametro pari a un cavo standard (0,125 mm), e questo conferma ulteriormente la sua compatibilità con l’infrastruttura esistente.

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