Arrestata per un post su Facebook: 3 anni di prigione per una 28enne

Un post satirico ha causato l’arresto di una 28enne italiane di origini marocchine: 3 anni di prigione per un contenuto pubblicato su Facebook.

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(Unsplash)

Ikram Nazih, una ragazza di 28 anni di Vimercate, è stata fermata dalla polizia lo scorso 20 giugno al suo arrivo a Casablanca da Marsiglia, dove si trovava per completare i propri studi. Ikram, che ha la doppia cittadinanza italiana e marocchina, non sapeva di essere finita nel mirino delle autorità: la motivazione dell’arresto è, incredibilmente, un post su Facebook risalente al 2019.

Ikram aveva condiviso sulla propria pagina un post satirico sul divieto del Corano di bere alcolici, che è stato ampiamente diffuso in rete e che lei stessa ha successivamente deciso di rimuovere.

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Non sapeva di essere ricercata: il post Facebook torna dopo due anni e causa il conflitto diplomatico

Ikram non sapeva affatto che, dalla data di pubblicazione del post, era stata segnalata alle autorità marocchine. La denuncia era stata fatta da un’associazione marocchina operante in Italia, che ha condotto all’arresto e successivamente alla condanna.

Il consolato italiano sta seguendo il caso, con le autorità che hanno visitato la ragazza in carcere; tuttavia, la situazione è complessa, la protezione diplomatica non è estendibile al caso di Ikram proprio a causa della sua doppia cittadinanza. La Convenzione dell’Aia non consente che sia applicata a chi la possiede.

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Il verdetto è arrivato lo scorso 28 giugno: 3 anni di carcere, ed una multa di 4.800 euro. Un prezzo salatissimo da pagare per un post satirico: l’avvocato di Ikram ha presentato un appello, ma le ragazza è in prigione, in attesa.

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