Whatsapp: la multa che ha sconvolto il web, non ci si può credere

La notizia è arrivata nei giorni scorsi è sta già facendo il giro del web. WhatsApp è stata multata con una sanzione da capogiro, è da non credere. Ecco il motivo e a quanto ammonta l’ammenda

Negli ultimi anni, WhatsApp è stata più volte al centro di diatribe riguardanti principalmente il rispetto della privacy degli utenti. Avevano fatto parecchio parlare le regole aggiornate in merito al trattamento dei dati, con l’intervento di autorità e l’esodo generale di molti utenti diffidenti verso altre piattaforme.

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WhatsApp alle prese con l’ennesima questione di carattere giudiziario (Adobe Stock)

C’è stato poi una sorta di dietrofront da parte dell’azienda di Zuckerberg, che proprio in tempi recenti ha lavorato per introdurre funzionalità e strumenti utili a proteggere la privacy dei propri consumatori. Ma non è il migliore dei periodi per WhatsApp, che nei giorni scorsi ha ricevuto una multa salatissima. La notizia già sta facendo il giro del web, e sicuramente farà parlare nelle prossime settimane.

WhatsApp multata, la notizia sta facendo il giro del web

Una notizia che ha dell’incredibile, sia per il motivo della sanzione che per la quota che WhatsApp dovrà versare. Nei giorni scorsi, il Garante irlandese per la protezione dei dati ha annunciato la conclusione di un’inchiesta relativa al trattamento effettuato da WhatsApp Ireland in relazione alla fornitura del suo servizio.

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L’azienda dovrà pagare ben 5,5 milioni di euro di multa per non aver dichiarato con chiarezza l’aggiornamento dei ToS (Adobe Stock)

La sanzione decisa ammonta a ben 5,5 milioni di euro, da pagare per via di violazioni della normativa Gdpr. Ma non solo, perché Whatsapp Ireland è stata invitata a rendere conformi le proprie operazioni di trattamento dei dati da qui ai prossimi 6 mesi. La vicenda prende in realtà il via prima del 25 maggio 2018, data nella quale entra in vigore il Gdpr e la stessa Whatsapp Ireland aggiorna i propri Termini di servizio. A quanto pare, però, le nuove norme non sono mai state delineate con chiarezza.

Non siamo d’accordo con questa decisione e intendiamo fare ricorso. WhatsApp ha guidato il settore della messaggistica privata offrendo crittografia end-to-end e livelli di privacy che proteggono le persone. Crediamo fermamente che il modo in cui il servizio opera sia conforme dal punto di vista tecnico e legale” ha dichiarato un portavoce dell’azienda, per rispondere alla notizia e alle accuse arrivate. Staremo ora a vedere che esito avrà il ricorso e se WhatsApp dovrà o meno pagare la multa da 5,5 milioni di euro.

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