Smartphone e pacemaker: un binomio tutt’altro che benevolo. L’allarme della FDA

Non è la prima, probabilmente neanche l’ultima, che si torna a parlare dei cellulari in accezione negativa, pericolosi e nocivi soprattutto per quelle persone che la salute non ce l’ha buona. Il recente report della FDA getta nuove preoccupazioni in tal senso.

Pacemaker (Adobe Stock)
Pacemaker (Adobe Stock)

Uno studio pubblicato questa settimana su Heart Rhythm fa eco rimbombante dopo raccomandazioni della Food and Drug Administration statunitense: i pazienti che hanno dispositivi elettronici di consumo devono stare il più lontano alla larga dagli smartphone di nuova generazione, in quanto possono creare interferenze magnetiche, compresi gli smartwatch “intelligenti”, possibilmente a più di quindici centimetri di distanza dai dispositivi medici impiantati.

Smartphone e Smartwatch a debita distanza: la modalità magnete è molto pericolosa

Smartband
Smartband

Defibrillatori e pacemaker, sempre secondo lo studio della FDA, possono attivare una modalità particolare che serve solo quando è necessario spegnerli per una cura medica, “in presenza di un campo magnetico di 10 Gauss” scrivono gli autori dello studio. Una volta magneti in grado di suscitare un campo tanto forte erano grandi impianti stereo, ora gli spauracchi si chiamano smartphone (ma non solo) di nuova generazione.

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Lo studio, fornito da quattro ricercatori affiliati al Center for Devices and Radiological Health della FDA, si basa su precedenti scoperte secondo cui gli smartphone potrebbero attivare proprio la “modalità magnete” di un defibrillatore cardioverter impiantabile Medtronic.

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Quando un pacemaker entra in modalità magnete, il dispositivo stimola continuamente senza rilevare il ritmo cardiaco del paziente”. Ecco il nuovo allarme, sempre dei ricercatori. Ecco cosa può causare quella modalità magnete innescata da uno smartphone: “Battiti cardiaci irregolari, ritmi cardiaci anormali o, raramente, danni più gravi al paziente“, sentenziano i ricercatori.

Le preoccupazioni sono sorte dopo che alcuni recenti smartphone sono provvisti di magneti per il collegamento con carica batterie e altri accessori. I ricercatori hanno quindi esaminato la letteratura scientifica già esistente che mette in guardia da possibili interferenze tra elementi magnetici ad alta intensità di campo e dispositivi medici. I nuovi test e gli approfondimenti della FDA non fanno altro che invitare nuovamente tutti i pazienti a tenersi alla larga da smartphone e smartwatch.

Per questo motivo consigliamo alle persone con dispositivi medici impiantati di parlare con i loro operatori sanitari per assicurarsi che comprendano questo rischio potenziale”. Seth J. Seidman, principale responsabile dello studio e Research Electrical Engineer, EMC Program Advisor per CDRH, rincara la dose.

Alcuni smartphone, smartwatch e altri dispositivi elettronici di ultima generazione, dotati di magneti ad alta intensità di campo, possano influenzare temporaneamente il normale funzionamento di dispositivi medici elettronici impiantati, come pacemaker e defibrillatori. Crediamo che il rischio sia basso per i pazienti e non siamo a conoscenza di altri eventi avversi – ha aggiunto – Tuttavia, il numero di dispositivi elettronici con magneti molti forti aumenterà nel tempo”.

Il rischio infarto aleggia per i cardiopatici, via lo smartphone da vicino. “La FDA – conclude Seidmancontinuerà a monitorare gli effetti dell’elettronica di consumo sul funzionamento sicuro dei dispositivi medici“.

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