Roma 2.0: Gualtieri vuole affidare la gestione del traffico a Google

Intelligenza artificiale e semafori smart: la rivoluzionaria idea del neo sindaco per una Capitale più sostenibile. Nel mirino di Big G anche Milano.

Roma Traffico Google (Adobe Stock)
(Adobe Stock)

Google potrebbe presto dirigere il traffico nella Roma del neo sindaco Roberto Gualtieri. Sul tavolo dell’ex ministro dell’Economia c’è infatti un dossier per mitigare uno dei problemi più annosi della Città Eterna, secondo forse solo a quello dei rifiuti, ovvero il traffico. A riportare la notizia di una svolta che sarebbe quanto meno epocale, è Il Messaggero, che pronostica un imminente incontro tra il gigante di Mountain View e l’assessore ai Trasporti Eugenio Patané. Addirittura, sostiene lo storico quotidiano di via del Tritone, il summit potrebbe aver luogo entro questa settimana.

Il piano di Google per ridurre traffico ed emissioni di Co2 sfrutta dei semafori smart, guidati cioè da una tecnologia capace di monitorare e prevedere il volume di traffico e ottimizzare gli spostamenti degli automobilisti romani. Secondo quanto appreso dal Messaggero, il dossier parla di un abbattimento di benzina e diesel tra il 10 e il 20%, figlio dell’altrettanto importante taglio del tempo trascorso al volante dai romani, e basato sulla sperimentazione su strada che la controllata da Alphabet sta portando avanti in Israele. Ma non finisce qui, visto che nel mirino di Google ci sarebbe anche Milano.

Spostamenti più efficienti e quindi più sostenibili

Google Intelligenza Artificiale farmaci
Come Google sfrutterà l’Intelligenza Artificiale per ottimizzare il traffico nelle grandi città (PixaBay)

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Già a inizio ottobre, Google ha annunciato una partnership con una delle aree metropolitane più estese del globo, Rio de Janeiro. Il progetto pilota studiato sulla megalopoli brasiliana poggia sempre sui semafori alimentati da Intelligenza Artificiale che, basandosi sui rilievi degli spostamenti in auto e sui dati relativi alla concentrazione di anidride carbonica, possono convogliare i veicoli verso aree meno congestionate. E non solo, visto che dispositivi tanto sofisticati sarebbero utilizzati anche per rilevare le infrazioni al codice della strada.

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Ovviamente, ove il programma andasse in porto, non tarderebbero a sorgere interrogativi riguardanti la sicurezza di un tale network e la privacy dei cittadini. Ma quanto dovremo aspettare prima di vedere i semafori intelligenti all’opera? Molto dipende da come andrà l’incontro tra il Campidoglio e Google, ma – si legge sempre sul Messaggero – il colosso californiano è pronto ad avviare i lavori nel giro di soli sei mesi. Ora bisogna capire quanto Roma è in grado di investire nell’operazione: si parla di 6 milioni di euro solo per le infrastrutture (i semafori smart) stanziati dal Ministero dei Trasporti. Ma Gualtieri ancora deve verificare a quanto ammonterà il fondo del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) a disposizione della sua Giunta.

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