Questo cellulare ha scritto la storia dei telefonini. Ve lo ricordate?

8200, 8400, 8700. Numeri che nel mondo della telefonia mobile sono identificativi di una gamma di cellulari che ha segnato un’epoca a cavallo fra i due secoli, quando ancora non esisteva la magia del touch e il GSM era l’unico modo per andare in rete.

Una memoria storica ripensando a quanto piacquero. Soprattutto il Motorola 8700. Fu sviluppato utilizzando l’elettronica già ben collaudata dei primi Motorola con tecnologia GSM, come il modello 8400 a cui venne aggiunto un comodo display grafico a matrice di punti, in luogo del più piccolo e meno pratico display alfanumerico.

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Motorola – Adobe Stock

Un amore a prima vista, l’onda anomala di quell’entusiasmo che il Motorola 8200 aveva formato, l’8400 esaltato, l’8700 consacrato. L’ultimo in ordine cronologico fu grande, in tutti i sensi: 130 x 59 x 25 mm le sue dimensioni, circa 200 grammi il suo peso, molto di più degli smartphone attuali. Ma quanto era bello, con quello sportelletto che si apriva per chiamare o ricevere telefonate.

Una migliore efficienza energetica e una maggior autonomia

La batteria croce e delizia. Manteneva le connessioni meccaniche ed elettriche sviluppate nel passato per il progetto MicroTAC e comune a praticamente tutta la produzione Motorola della fine del secolo scorso.

Il Motorola 8700 era dotato in origine di una batteria ricaricabile al Nickel-idruri metallici (NiMH) con capacità pari a 600 mAh e tensione pari a 6V, eventualmente sostituibile con batterie di diversa capacità o composizione ma pari tensione sviluppate per telefoni della stessa serie. Un peccato che durava pochissimo: non esisteva la moda delle powerbank, in molti ne portavano appressa un’altra di scorta.

Motorola 8700
Motorola 8700

Il Motorola 8700, come peraltro anche il suo successore, il Motorola 8900 e in generale tutti i derivati del MicroTac, poteva montare indifferentemente batterie da 600 a più di 1200 mAh, fornite dal colosso di Chicago. All’occorrenza era disponibile un adattatore di emergenza, che permetteva di alimentare il telefono con una serie di 5 batterie tipo Pila ricaricabili, oppure usa-e-getta.

Le funzioni erano quelle proprie di un GSM di base, ora è preistoria, ma in quei tempi erano all’avanguardia: chiamate in fonia, invio e ricezione di SMS senza funzioni aggiuntive. Il software del telefono è organizzato in modo razionale in una serie di menù concatenati e sfogliabili utilizzando esclusivamente le frecce di scorrimento ed il tasto OK. La memoria del telefono permette di archiviare fino a 100 numeri di telefono comprensivi di nominativo in aggiunta a quelli archiviabili.

Il Motorola 8700 è passato alla storia per uno status symbol ma anche per quella SIM funzionante a 3,3 Volt, contrariamente ai più vecchi che utilizzavano SIM a 5 Volt: una peculiarità che contribuì a una migliore efficienza energetica e a una maggior autonomia. Grazie Motorola!

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