Il Perseverance è su Marte: atterraggio da manuale, la Nasa festeggia

Il Perseverance sbarca su Marte alle 21.55 italiane, come da copione: successo su tutta la linea per l’atterraggio più difficile di sempre.

Mars 2020 Perseverance
Marte (PixaBay)

Il rover Perseverance è atterrato su Marte alle 21.55 italiane del 18 febbraio 2021, dopo un viaggio durato poco meno di sette mesi. Il Rover della Nasa ha effettuato in totale autonomia il sesto sbarco andato a buon fine sul Pianeta Rosso, un’impresa che passa agli annali perché compiuta nelle condizioni più difficili di sempre.

Infatti, stavolta l’agenzia spaziale americana ha spedito il suo esploratore in un cratere che fino a quasi quattro miliardi di anni fa ospitava un gigantesco lago e il delta di un fiume, nella speranza di trovare fossili di vita microbica passata. Jezero, questo il nome del sito, presentava un grado di difficoltà incredibile per l’atterraggio, per via della sua superficie impervia e puntellata da profondi burroni e dune sabbiose scoscese.

Perseverance su Marte, missione compiuta senza sbavature

Perseverance Marte un render (image from mars.nasa.gov)
Un concept del Perseverance su Marte (image from mars.nasa.gov)

Un atterraggio da copione quello di Perseverance, al termine del quale il team della Nasa si è giustamente lasciata andare a un’esultanza condita da lacrime e applausi. Nella conferenza stampa dell’immediato dopo-atterraggio, il primo ufficiale scientifico dell’agenzia, Thomas Zurbuchen, si è presentato ai microfoni impugnando il piano B, che sarebbe stato messo in atto nel caso le cose fossero andate storte: “Eccolo il nostro piano B”, ha detto in preda all’euforia prima di stracciare emblematicamente il documento suscitando il tripudio dei presenti.

Perseverance Marte
Lo stadio di discesa mentre “deposita” perseverance su Marte (image from mars.nasa.gov)

I sette minuti di terrore, tanto impiegò il suo predecessore Curiosity per atterrare su Marte, sono iniziati alle 21.48, quando Perseverance è entrato nell’atmosfera marziana a circa 195 mila chilometri orari. Come già detto, l’intera discesa è stata affrontata in totale autonomia dal veicolo spaziale, visti i quasi 11 minuti di black-out nelle comunicazioni tra la Terra e Marte. Supportato dal sistema Entry-descent-landing (EDL), Perseverance ha iniziato la decelerazione grazie a un paracadute; quindi si è sganciato lo stadio di discesa che, mantenendolo ancorato con dei cavi, lo ha rallentato fino a 3 chilometri all’ora tramite i sei razzi azionati contro Jezero, permettendogli il touchdown morbido che tutti si auguravano.

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Appena arrivato, il Perseverance ha subito rimandato alla base la prima immagine a bassa risoluzione della superficie di Marte (sotto). Ora comincia una missione che durerà per 687 giorni, ossia un anno marziano, alla ricerca della vita passata. Entro una settimana la Nasa dovrebbe ricevere il video dell’atterraggio, mentre i test veri e propri dovrebbero cominciare subito dopo.

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