Netflix spiazza Disney+, HBO Max e altri competitor: la mossa che non ti aspetti

Ha segnato un’epoca a ridosso del nuovo millennio, cambiando radicalmente la concezione di vedere film e programmi tv. Una delle prime OTT a nascere, la migliore sicuramente a crescere. Netflix non si accontenta di rappresentare oltre un terzo del traffico Internet negli Stati Uniti, di essere una super società quotata in borsa capace di guadagnare con le sue azioni fino al 2,8%, a 563,45 dollari, nel trading pre-mercato dell’ultima settimana, un titolo cresciuto dell’1,3% quest’anno.

Netflix, pensiero stupendo: entrare nel mondo dei gaming (Adobe Stock)
Netflix, pensiero stupendo: entrare nel mondo dei gaming (Adobe Stock)

Netflix è pronta a scandagliare altri mercati e starebbe pianificando un’espansione nei videogiochi, come rivela l’autorevole Bloomberg, per questo ha assunto un ex dirigente di Electronic Arts Inc. e Facebook.

Netflix, Verdu il grimaldello per aprire il mondo dei gaming

Netflix, semaforo Verdu: a grandi falcate verso i gaming (Adobe Stock)
Netflix, semaforo Verdu: a grandi falcate verso i gaming (Adobe Stock)

Mike Verdu si unirà a Netflix come vicepresidente dello sviluppo del gaming, riportando Greg Peters al ruolo di Chief Operating Officer. In precedenza Verdu era il vicepresidente di Facebook incaricato di collaborare con gli sviluppatori, per portare giochi e altri contenuti sui visori per realtà virtuale Oculus.

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Il piano di Netflix è quello di entrare nel mondo fatato dei gaming e offrire videogiochi sulla piattaforma di streaming entro il prossimo anno, sempre secondo fonti trapelate internamente al colosso di Los Gatos e rivelate sempre su Bloomberg. I giochi dovrebbero apparire insieme alla tariffa attuale, come un nuovo genere di programmazione, un po’ come accaduto con i documentari o gli speciali. Una mossa che attualmente non sembra prevedere di addebitare costi aggiuntivi per i nuovi contenuti.

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Non è un segreto che Netflix stia cercando nuovi modi per continuare a crescere e i giochi potrebbero seguire gli ultimi investimenti fatti: la creazione di programmi per bambini, l’apertura di un negozio online per vendere merce, il tocco magico di Steven Spielberg per portare film più prestigiosi nella sua formazione. E’ il suo moto perpetuo a farla restare sempre al numero uno dei servizi i streaming, ancora davanti Disney+ o HBO Max, nonostante un calo di abbonati nell’ultimo trimestre.

Entrare nel mondo del gaming sarebbe certamente una delle mosse più audaci di Netflix, quasi un azzardo se non si conoscesse il suo passato. Verdu, inoltre, ha le capacità per mettere in pratica le nuove idee della società americana ad azionariato diffuso: ha lavorato a giochi popolari giochi per dispositivi mobili presso Electronic Arts, inclusi titoli dei franchise di The Sims, Plants vs. Zombies e Star Wars. È stato perfino chief creative officer di Zynga Inc. tra il 2009 e il 2012. Attorno a Verdu, Netflix ha intenzione di costruire un suo team nei prossimi mesi. In tal senso avrebbe già iniziato a pubblicizzare alcuni posizioni relative allo sviluppo di giochi sul suo sito web.

“Questo sembra un evento significativo con ampie ramificazioni nel panorama dei videogiochi”, ha scritto l’analista di Citi Jason Bazinet. La mossa di Netflix crea ovvi rischi per gli sviluppatori e gli editori di giochi più grandi. Ma i videogiochi offrono un altro modo per attirare nuovi clienti, offrendo soprattutto un qualcosa che nessuno dei suoi competitor diretti ha attualmente offerte. Walt Disney Co., WarnerMedia di AT&T Inc. e Amazon.com Inc. hanno tutti detto sì ai live degli eventi sportivi, ma nessuno si è spinto sui gaming.

In definitiva, la mossa potrebbe rendere più facile per Netflix giustificare gli aumenti di prezzo nei prossimi anni. I giochi hanno anche lo scopo di aiutare a commercializzare spettacoli esistenti. Molte delle più grandi aziende tecnologiche vendono opzioni di gioco, oltre ai loro servizi video. Perfino Apple ha una piattaforma chiamata Arcade per i giochi, oltre a un servizio TV+ per progetti video originali. Ma fa pagare un extra per il gioco. Chissà come si comporterà Netflix: il primo passo è stato compiuto.

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