Nasce la batteria più piccola al mondo: 100 microwattora in un granello di polvere

I ricercatori dell’Università tedesca di Chemnitz hanno appena dato vita ad una batteria grande poco meno di un millimetro

Dopo alcune ricerche, gli esperti dell’Università tedesca di Chemnitz hanno dato vita alla batteria più piccola del mondo. Nonostante le dimensioni, stiamo parlando di una cella in grado di alimentari piccoli sensori per più di dieci ore.

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Alcuni ricercatori dell’università di Chemnitz hanno dato vita alla batteria più piccola al mondo (screenshot)

Guidato dal professor Oliver Schmidt, il gruppo di ricercatori ha sfruttato un sistema di assemblaggio definito Swiss Roll, che permette alle componenti di arrotolarsi a mo’ di girella. Gli strati di strisce di elettrodi sono composte di materiali polimerici, metallici e dielettrici e si adagiano su una superficie.

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Le potenzialità della batteria più piccola al mondo

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Si tratta di una cella che ha le dimensioni equivalenti di un granello di polvere (screenshot)

Stiamo parlando di una cella a cilindro autoavvolgente grande meno di un millimetro, che è l’equivalente di un granello di polvere. Ma la densità di energia minima è di 100 microwattora per centimetro quadrato, sufficiente per fornire alimentazione a piccoli processori per oltre 10 ore. La prima applicazione pratica potrebbe essere con sensori biocompatibili, da utilizzare nel corpo umano quando non ci sono dispositivi che ottengono energia da vibrazioni meccaniche o dal calore. L’idea è, in futuro, di arrivare ad organi vitali controllati in tempo reale e senza esami, grazie all’applicazione di una tecnologia così rivoluzionaria.

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C’è ancora un enorme potenziale di ottimizzazione per questa tecnologia. Possiamo aspettarci micro-batterie molto più potenti in futuro” ha spiegato il capo del team di ricerca Oliver Schmidt, soddisfatto ma non a pieno dei risultati già ottenuti. Si punta ora a migliorare il processo produttivo, così da arrivare a micro-batterie praticamente perfette e utilizzabili sia per device wearable che per sistemi robotici e tanto altro ancora. Se ne riparlerà sicuramente in futuro, per un contributo tecnologico che ha le potenzialità per rappresentare un’importante svolta.

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