Ecosostenibilità, tutte le medaglie olimpiche sono state realizzate da smartphone riciclati

Tutte le medaglie distribuite alle Olimpiadi di Tokyo sono fatte di materiali provenienti da smartphone riciclati: oro, argento e bronzo sono stati recuperati dai vecchi dispositivi donati dalla popolazione grazie all’iniziativa Tokyo 2021 Medal Project.

Medaglie olimpiche smartphone riciclati Tokyo 2020
(Unsplash)

Le 5000 medaglie olimpiche assegnate a Tokyo sono tutte ecosostenibili, fatte dai materiali di riciclo provenienti dai dispositivi elettronici come cellulari, tablet, laptop, fotocamere e videogiochi. L’innovativo progetto Tokyo 2021 Medal Project, iniziato in aprile 2017, è riuscito a raccogliere 78.985 tonnellate di dispositivi dismessi, da cui sono stati ricavati 30,3 chili d’oro, 3.500 chili di argento e 2.200 chili di bronzo. Questi device, tra cui 6,2 milioni di smartphone che contengono piccole quantità di metalli preziosi, finiscono di solito in discarica senza possibilità di recupero e di riuso.

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Tokyo 2021 Medal Project è un successo: il 90% del Giappone ha donato gli smartphone riciclati

Tokyo 2020
(Unsplash)

Il risultato di questa campagna di raccolta era tutt’altro che scontato, date le quantità minuscole presenti nei dispositivi. All’inizio l’adesione al progetto era poca, ma è cresciuta man mano grazie al coinvolgimento capillare delle strutture amministrative e delle comunità locali. Sono stati allestiti appositi punti di raccolta su tutto il territorio, anche nelle scuole e nelle grandi catene commerciali, allo scopo di agevolare le donazioni dei cellulari obsoleti da parte della popolazione. All’iniziativa ha partecipato il 90% delle città in Giappone.

L’idea di per sé non è nuova – sia alle olimpiadi di Vancouver 2010 che a quelle di Rio 2016 sono stati realizzato una parte delle medaglie utilizzando cellulari riciclati. A Tokyo invece si è riusciti arrivare alù100%. Un traguardo degno di nota, a fronte della costante crescita dei scarti elettronici: soltanto il 20% dei dispositivi vengono raccolti in maniera appropriata e riciclati.

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Si spera che il trend “impatto zero” cominciato a Tokyo continui in futuro, e che per Parigi 2024 si  riesca a ripetere questo ottimo esempio di economia circolare messa in pratica e mantenere l’impostazione green dei giochi olimpici.

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