LimeWire sta per tornare in grande stile, questa volta nel mercato degli NFT

A distanza di anni dall’ultima volta, LimeWire si prepara a tornare sul mercato. In che modo? Seguendo il trend degli NFT

In un mondo in continua evoluzione come quello di internet, nulla è mai realmente scomparso del tutto e potrebbe ricomparire anche a distanza di anni. Che siano progetti nuovi o semplici riproposizione di prodotti storici, il mercato non smette mai di stupire. Basti pensare a marchi come Polaroid e Atari, tornati alla ribalta negli ultimi anni sfruttando il fascino del vintage.

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LimeWire si prepara a tornare sul mercato in una veste del tutto nuova (screenshot)

Un’altra grande azienda del passato è pronta a tornare a dire la sua: stiamo parlando di LimeWire. Nel mese di maggio, il marchio verrà rilanciato come un vero e proprio mercato di oggetti da collezione digitale pronto per il mainstream per l’arte e l’intrattenimento, inizialmente incentrato sulla musica. In parole povere, si tratta di NFT.

LimeWire e il mercato degli NFT: i dettagli del progetto

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Sarà una piattaforma dedicata esclusivamente alla vendita degli NFT (screenshot)

Tra poco meno di due mesi, LimeWire verrà riproposto sul mercato. Questa volta tocca agli NFT, con l’apertura di un mercato che darà la possibilità ad artisti e fan di creare e vendere oggetti digitali senza gli ostacoli tecnici delle attuali piattaforme. La speranza è di poter collaborare con musicisti di primo livello per poter spargere la voce e dare il via ad una risurrezione del marchio. Già entro la fine del primo anno, l’obiettivo è arrivare ad ottenere un milione di acquirenti. 

Si punta in particolare sui principianti dell’NFT, che si interfacceranno per la prima volta (o quasi) a questo tipo di mercato. Ci sarà una registrazione molto semplice, prezzi in dollari e nessun gatekeeping basato sulle criptovalute. Gli utenti potranno effettuare acquisti tramite carte di credito o dalla piattaforma Wyre. 

Il tutto è stato affidato a Julian e Paul Zehetmayr, i due co-CEO Dell’azienda. “È importante notare che non stiamo rilasciando LimeWire come alternativa alle piattaforme streaming, ma piuttosto come un canale aggiuntivo per gli artisti per vendere musica e opere d’arte esclusive direttamente ai collezionisti” ha spiegato Julian.

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