iPhone 5S: come funziona il sensore di impronte digitali

Una delle novità più chiacchierate del nuovo iPhone 5S è sicuramente il lettore di impronte digitali, integrato al pulsante Home dell'ultimo smartphone di casa Apple.

 
Una delle novità più chiacchierate del nuovo iPhone 5S è sicuramente il lettore di impronte digitali, integrato al pulsante Home dell’ultimo smartphone di casa Apple. Ribattezzato Touch ID, il sensore permette di sbloccare il telefono semplicemente poggiando il proprio dito al tasto. Insomma, l’iPhone si integra ancora di più al suo possessore, rendendo ancora più sicuro l’accesso ai propri dati personali e ai contenuti del telefono. 

 
Non solo: il sensore di impronte digitali potrà essere utilizzato anche per acquistare le applicazioni sull’App Store, sull’iTunes Store o sul market di iBook senza la necessità di dover digitare la password. 
 
Come si può leggere sul sito ufficiale, l’ID Touch ha un grado di leggibilità a 360 gradi, quindi non è importante l’orientamento del dito quando viene poggiato sul pulsante Home con il sensore integrato. Altra cosa interessante: sarà possibile registrare più impronte digitali, così da poter essere sbloccato e utilizzato da più persone “di fiducia”. 
 
Insomma, un sistema molto interessante e sicuro per proteggere l’iPhone 5S da malintenzionati e da occhi indiscreti. Ma sul Web comincia a farsi strada una domanda che non ha ancora trovato risposta: dove verranno archiviati i dati relativi alle impronte digitali? Sul telefono? Sui server Apple? Dopo lo scandalo Datagate svelato da Edward Snowden, si tratta di un aspetto non di poco conto, che dovrà essere chiarito fin da subito per evitare malintesi e accuse insensate. Attendiamo, quindi, di saperne di più in merito. 

Nonostante l’iPhone 5S sia disponibile già da qualche settimana, l’Ufficio Brevetti Americano ha reso nota soltanto il questi giorni l’approvazione del progetto Apple relativo al sensore di impronte digitali Touch ID, per molti il vero valore aggiunto dell’ultimo melafonino.



Il documento, depositato ufficialmente lo scorso 5 marzo, descrive nel dettaglio le caratteristiche del nuovo tasto Home; all’interno vengono spiegate le tecniche utilizzate per integrare il sensore in uno spazio piccolo e curvo come il bottone principale dell’iDevice. 



Tra le decine di dettagli ingegneristici spiccano la particolare funzione protettiva svolta dalla cornice in metallo e zaffiro e l’innovativo processo produttivo che ha permesso di nascondere all’utente i componenti ottici e infrarossi necessari per il corretto operare del sistema di rilevamento.

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