Google, rimosse dal Play Store tre app con 20 milioni di download: il motivo

Google ha deciso di rimuovere tre app molto scaricate dal Play Store, in quanto rischiavano di violare alcuni diritti alla privacy

Come sempre più spesso sta accadendo, Google si è ritrovata a dover rimuovere dal suo Play Store tre delle app più scaricate degli ultimi tempi. Essendo uno store digitale con una lista infinita di software diversi e di ogni tipo, capita molte volte di trovarcene dentro di alcuni che potrebbero essere nocivi per gli smartphone.

Pochi giorni fa, l’International Digital Accountability Council (IDAC) ha segnalato al colosso di Mountain View la presenza di tre applicazioni che hanno violato la privacy di Google per ciò che concerne la raccolta delle informazioni. Stiamo parlando di Princess Salon, Number Coloring e Cats & Cosplay che, in totale, sono state scaricate oltre 20 milioni di volte.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Android, scoperte 21 app infette su Play Store: la lista completa

Google, rimosse tre app dal Play Store: violavano la privacy

play store google
Rischiavano di violare la privacy degli utenti (pixabay)

Una segnalazione arrivata dall’organizzazione no profit International Digital Accountability Council (IDAC) ha fatto immediatamente scattare l’allarme in casa Google e agire di conseguenza. Dal Play Store saranno immediatamente rimosse tre app molto scaricate dagli utenti: Princess Salon, Number Coloring e Cats & Cosplay. Nello specifico, questi software erano potenzialmente in grado di entrare in possesso dell’user ID di Android e dei codici AAID di Android. Il tutto tramite alcuni SDK di Unity, Umeng e Appodeal. A Tech Crunch, Google ha annunciato ufficialmente di aver già agito di conseguenza.

Noi agiamo ogniqualvolta scopriamo la presenza di app che violano le nostre linee guida. Le app a cui fa riferimento il rapporto di IDAC sono già state rimosse” le loro parole. Nello specifico, IDAC ha fatto riferimento al motore grafico 3D di Unity, Umeng ed Appodeal.

FORSE TI INTERESSA ANCHE >>> Spotify, si potrà accedere col proprio account Google: ecco come fare

Impostazioni privacy