Google: chiude definitivamente, tra poco non lo vedremo più

Brutte notizie per gli utenti di Google. Il colosso di Mountain View ha deciso di chiudere per sempre uno dei suoi servizi di punta, a brevissimo non sarà più disponibile per sempre

Nel corso degli anni, Google ha saputo costruire un ecosistema ad hoc per i propri utenti. Ci sono una serie di servizi utili, che vanno dal semplice motore di ricerca al cloud, mappe, video con YouTube, musica e chi più ne ha più ne metta. E non sembra essere finita qui, perché ci sono tante novità che aspettano solo di essere lanciate.

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Google cambia tutto, addio ad uno dei suoi servizi di punta (Unsplash)

Un lavoro certosino quello messo in piedi dal colosso di Mountain View, col team di sviluppatori sempre attento alle nuove esigenze degli utenti e pronto a lanciare altri progetti nel futuro prossimo. Ma non è tutto oro quel che luccica, perché all’orizzonte ci sono anche brutte notizie. Uno dei progetti di punta dell’azienda dovrebbe infatti chiudere a breve, stando alle ultime indiscrezioni.

Google ha deciso: addio ad uno dei suoi servizi

Una vera e propria doccia fredda per alcuni utenti, l’annuncio di Google ha spiazzato tutti. Stando a quanto emerso, il gigante di Mountain View avrebbe deciso di fermare per sempre uno dei suoi progetti più utilizzati in assoluto. Stiamo parlando di Duplex, usato per indicare tutte le varie tecnologie che sono state studiate con attenzione dal team di sviluppatori di Mountain View al fine di gestire le attività più ripetitive al posto degli utenti stessi.

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Google cambia ancora (Unsplash)

Pare che la decisione definitiva sia stata quella di mettere fine al servizio Google Duplex sul web. Tanto che è comparso un avviso sul sito di supporto dell’azienda: “Duplex sul Web è obsoleto e non sarà più supportato a partire da dicembre 2022. Qualsiasi funzionalità di automazione abilitata da Duplex sul Web non sarà più supportata dopo questa data”.

Ma per quale motivo Big G ha preso una decisione così drastica? Sembra che il tutto sia stato motivato da una duplice ragione. Innanzitutto l’utilizzo sempre più scarso del servizio, troppo poco per giustificarne lo sviluppo e il mantenimento. E poi la volontà che hanno espresso gli sviluppatori di potersi concentrare sul sistema delle chiamate, che si baserà completamente sull’Intelligenza Artificiale. Staremo a vedere se da qui alle prossime settimane le cose cambieranno o se la strategia di Big G verrà confermata in pianta stabile per il futuro.

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