Google cancella 1,2 milioni di app Android dal Play Store: ecco spiegato il motivo

Google rimuove 1,2 milioni di app Android dal Play Store grazie ad alcuni sofisticati algoritmi di machine learning

È tempo di pulizie di primavera sul Play Store. Il negozio ufficiale dove scaricare app Android è stato infatti “alleggerito” – è proprio il caso di dirlo – di ben 1,2 milioni di applicazioni, e questo nell’arco temporale di appena dodici mesi. Un’opera di rimozione senza precedenti, voluta fortemente da Google per migliorare la sicurezza personale degli utilizzatori di smartphone e tablet Android e, corrispondentemente, rafforzare la posizione del Play Store, talvolta vittima di abusi come è il caso delle app civetta che contengono malware o altri pericolosi virus predisposti dagli hacker (può ricordarsi in tal senso il celebre Joker).

App Android Play Store
L’opera di pulizia avviata da Google sul Play Store (AdobeStock)

Dietro a queste manovre non c’è ovviamente la mano dell’uomo (il numero è d’altronde troppo “pesante” per passare in rassegna tutte le app Android presenti sullo store ufficiale, che sono milioni e milioni), bensì algoritmi di machine learning messi a punto dal colosso statunitense per cancellare dal Play Store le applicazioni ritenute infette, pericolose o comunque contrarie alle policy interne dello store di Android. Questi algoritmi hanno infatti il compito di passare a setaccio tutte le app pubblicate sul Play Store e rimuovere i contenuti incriminati.

Gli algoritmi di machine learning bloccano 1,2 milioni di app Android sul Play Store

App Android Play Store
Bloccati anche account di sviluppatori inattivi o in violazione delle regole del Play Store (AdobeStock)

Google ha voluto esaltare l’attività dei propri algoritmi e il dato soprariportato conferma il continuo miglioramento di quest’ultimi, in quanto a precisione e affidabilità. Come spiegato infatti da una pagina del Google Security Blog, i controlli eseguiti nel corso di dodici mesi hanno portato all’eliminazione di 1,2 milioni di applicazioni e al blocco di circa 190 mila sviluppatori, in quanto ritenuti inaffidabili per la quantità di app non conformi presenti sul Play Store. In aggiunta, sono stati chiusi circa 500.00o account sviluppatori inattivi o abbandonati.

L’azienda di Moiuntain View ha inoltre rimarcato gli sforzi compiuti per rafforzare la sicurezza dei dispositivi Android, grazie anche ad un miglioramento delle ultime release del “robottino verde”. Secondo i dati snocciolati dalla stessa Google, il 98% delle app sviluppate per Android 11 e Android 12 hanno ridotto il numero di accessi alle API sensibili e alle informazioni personali degli utenti.

La notizia odierna ben si raccorda con un’altra recente novità annunciata da Google, che porterà presto alla creazione di una nuova sezione sul Play Store per rendere ancora più trasparente il rapporto tra gli sviluppatori e gli utenti. In particolare, i primi avranno tempo fino al prossimo 20 luglio per adeguarsi alle nuove policy di Big G.

Impostazioni privacy