Freedom Phone, lo smartphone “conservatore” all’insegna della libertà di parola

Un “milionario del Bitcoin” statunitense annuncia la creazione di Freedom Phone, lo smartphone senza censure: ma potrebbe nascondere una truffa

Freedom Phone USA
(Unsplash)

Il ban di Donald Trump su Twitter ha ispirato un “milionario del Bitcoin” a creare il proprio smartphone, all’insegna della “libertà di parola“: Erik Finman, esponente della destra conservatrice statunitense, ha annunciato l’arrivo di Freedom Phone, con la promessa di proteggere la libertà dalle restrizioni imposte da Big Tech.

Freedom Phone avrà in dotazione un sistema operativo chiamato FreedomOS, il “primo sistema operativo libero”; un app store proprietario che offrirà le applicazioni bandite dagli store mainstream; ed infine, lo strumento per la privacy “Trust“. Funzionerà, secondo i pochi dettagli reperibili sul sito web, con tutti i vettori nazionali e internazionali statunitensi. Avrà un prezzo di 499 dollari.

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Freedom Phone, una possibile truffa?

Freedom Phone
Lo smartphone Freedom Phone (Freedomphone.com)

Molte personalità statunitensi di destra, tra cui Candace Owens, non hanno tardato a promuovere lo smartphone (invogliati anche dal programma di affiliazione proposto dall’azienda di Finman). Tuttavia, proprio un video condiviso online ha rivelato delle “falle” nella promessa di libertà assoluta.

L’app store risulta infatti essere un Aurora Store: in questo caso, l’azienda produttrice non avrebbe il controllo sui contenuti offerti dalla piattaforma. ArsTechnica ha rivelato un ulteriore video che mostra le app dello smartphone, tra cui figurano numerose applicazioni da LineageOS e microG. Il dispositivo esegue infatti proprio una GSI di LineageOS.

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Ciò che risulta da queste prime informazioni è che si tratti a tutti gli effetti di un regolare smartphone di produzione cinese, con LineageOS e Aurora Store.

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