Facebook sfida i competitors introducendo i pagamenti online

Facebook accetta la sfida dei pagamenti peer-to-peer e da ora negli USA si potrà pagare denaro ai propri amici tramite Messenger in modo facile come scrivere loro un messaggio in chat.

Da ora si potrà pagare somme ai propri amici di Facebook tramite Messenger e sarà facile come scrivere loro un messaggio in chat. Infatti il social di Zuckemberg ha annunciato che è disponibile un nuovo servizio per effettuare scambi di denaro tra utenti tramite Messenger, il servizio di messaggistica utilizzato da circa 500 milioni di utenti.

Facebook, grazie a questa mole di utilizzatori della piattaforma di messaggi, e con oltre un milioni di  transazioni al giorno che già vengono processate dal social per i giochi, accetta la sfida dei pagamenti peer-to-peer e questo inizio potrebbe sfociare ad esempio, nello shopping online e non ci stupiremmo se il servizio di pagamenti arrivasse anche su Whatsapp.

Chi vuole inviare un pagamento con Messenger deve aprire la chat, collegarsi all’amico o al creditore, cliccare l’icona del dollaro, inserire la cifra da inviare, quindi un touch sul pulsante “PAGA”  ed infine spedire il denaro.

Per utilizzare per la prima volta  il servizio gratuito Messenger di proprietà di Facebook occorre collegare il proprio account ad una carta di debito Visa o Mastercard e dopo la prima transazione si può procedere inserendo semplicemente il codice Pin con smartphone Android iOs e desktop. Chi possiede dispositivi Apple di ultima generazione potrà già da ora inviare i pagamenti con la propria impronta digitale, mentre le app per Andorid e iOs saranno disponibili solo più avanti.

Effettivamente esistono già applicazioni che danno questa possibilità, infatti Facebook arriva in ritardo rispetto ai competitors;  introducendo il nuovo servizio  Facebook cerca di guadagnare terreno rispetto a Snapchat  che da novembre scorso, in collaborazione con Square, permette ai suoi utenti di inviarsi pagamenti a vicenda gratuitamente, tranne per una fee del 3% quando si usa una carta di credito.

Anche altri servizi stanno ottenendo un buon successo, come ad esempio Venmo, avviato nel 2001,  ed acquisito dopo pochi mesi da Braintree, la società che si occupa dei pagamenti di Airbnb e a sua volta finita nelle braccia di PayPal il cui servizio, però è a pagamento; infatti su ogni transazione con carta di credito a o di debito è applicata una coomissione del 2,9% .

Apple ha lanciato il servizio qualche mese fa ed anche Samsung, Google e PayPal sono già attivi da tempo. Anche IBM sta seguendo una strada molto originale con Big Blue che si ispira alla tecnologia di Bitcoin, moneta virtuale, per creare un sistema di pagamento per le principali valute con l’obiettivo di permettere  il trasferimento in contanti o di effettuare pagamenti istantaneamente senza passare per le banche utilizzando il principio del blockchain, il registro pubblico delle transazioni tramite Bitcoin, per le transazioni che avvengono nelle varie valute.

Insomma, il settore dei pagamenti può dare una mano a Zuckerberg ad avere la meglio nel segmento delle messaging app mobile, visti i 1.200 milioni di accessi al mese di cui neanche metà è cliente Messenger e se si contano i 700 milioni di utenti Whattsapp che per ora non offre un servizio per i pagamenti online. 

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