Facebook: la funzione che danneggia il tuo telefono, fai attenzione

Occhio a questa funzione di Facebook, rischia di danneggiare per sempre il tuo telefono. Fai molto attenzione a come usarla, le conseguenze potrebbero essere disastrose. Ecco tutti i dettagli

Le app rappresentano ad oggi uno strumento imprescindibile nella quotidianità di chiunque. Le utilizziamo per scambiarci messaggi, per leggere le ultime notizie, per dare un’occhiata alle previsioni del meteo e così via. Ce ne sono di ogni tipo e la maggior parte sono gratuiti, scaricabili direttamente tramite il Play Store di Google o l’App Store di Apple.

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Facebook – Cellulari.it

Ma bisogna stare molto attenti, perché troppa leggerezza potrebbe portare a pesanti conseguenze. E non parliamo solo di software cloni che in realtà contengono malware e pericolosi virus, ma anche di app ufficiali che rischiano di compromettere il vostro smartphone. È il caso di Facebook, con una funzione che potrebbe arrecare danni molto grossi al telefono.

App Facebook per telefono, occhio a questa funzionalità

Se prima sembrava trattarsi di semplici voci di corridoio, ora iniziano ad arrivare importanti conferme. Anche da parte di ex dipendenti dell’azienda, che hanno notato problemi non da poco con l’app di Facebook per smartphone. Pare si tratti di uno dei software che più consumano batteria in assoluto, insieme proprio a Messenger.

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Facebook – Cellulari.it

Ne ha parlato il data scientist ed ex dipendente di Meta George Hayward. Ma non tanto per via delle funzionalità interne all’app, quando per una pratica messa in atto proprio da Meta che viene definita “test negativo”. Che dà la possibilità alle aziende tech di testare alcune feature dell’app, senza che l’utente ne sia a conoscenza. “Ho riferito ai manager che questo può danneggiare qualcuno e loro hanno risposto che danneggiando alcuni possiamo aiutare più persone” le parole di Hayward al New York Post, licenziato nel novembre 2022 proprio per essersi rifiutato di mettere in pratica il test negativo.

A rafforzare la tesi ci ha poi pensato il suo avvocato Dan Kaiser, che ha spiegato: “La maggior parte degli utenti probabilmente non ha idea che Facebook o altre società di social media siano in grado di scaricare intenzionalmente la batteria di uno smartphone. È chiaramente una pratica illegale. È frustrante sapere che la batteria del mio telefono possa essere manipolata da chiunque.” Hayward aveva addirittura presentato causa, poi ritirata poiché le condizioni di lavoro di Meta hanno costretto il data scientist a discutere la propria causa in arbitrato. Si attende ora una risposta da parte del gruppo di Zuckerberg.

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