Ex stabilimento della Sony trasformato in una serra hi-tech

In Giappone un ex stabilimento industriale della Sony è diventato una coltivazione al coperto che è in grado di produrre 100 volte la quantità di un raccolto tradizionale

In Giappone un ex stabilimento industriale della Sony è diventato una coltivazione al coperto che è in grado di produrre 100 volte la quantità di un raccolto tradizionale, ma con un risparmio del 99 % di acqua che richiede un campo tradizionale e l’80% di cibo sprecato in meno. La coltivazione indoor si trova nella prefettura di Miyagi, al confine di Fukushima, la stessa zona gravemente colpita dal terremoto del 2011.

 

Dentro all’ex stabilimento Sony  la compagnia Mirai Group, un’azienda specializzata in colture agricole a livello industriale, ha messo a punto una mega coltura di insalata, che produce 10 mila cespi di lattuga ogni giorno.

La serra giapponese è interamente  ecosostenibile, a cominciare dal recupreo della vecchia struttura abbandonata dalla Sony di circa 2500 mq.

Le sostanze nutrienti delle piante, sistemate su 18 griglie alte anche 15 livelli, invece di spargersi nel suolo sottostante, vengono disciolte in acqua e distribuite in modo controllato e misurato.  

Anche l’acqua viene riciclata e riutilizzata per abbeverare le colture senza dispersioni rispetto ad un normale terreno agricolo, mentre quella che evapora viene riconvogliata con un sistema che imita il ciclo della pioggia che avviene nell’atmosfera terrestre.

Perfino il tipo di lattuga coltivata è a foglie e priva di cuore duro all’interno, per cui la pianta risulta commestibile fino al 95%  rispetto a quella incappucciata.

Le luci a LED, che rispetto all’illuminazione a fluorenza risparmiano il 40% di energia, illuminano e scaldano le lattughe favorendo la fotosintesi e la separazione cellulare e riproducendo un ciclo giorno-notte accelerato per aumentare il rendimento del raccolto a più del doppio rispetto alla velocità di crescita normale. 

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