Elon Musk si prende Twitter. Il piano in quattro mosse: come cambierà il social network

Ha twittato talmente tanto che alla fine se l’è comprato, o più precisamente ha acquisito il pacchetto di maggioranza. Elon Musk è il nuovo proprietario di Twitter, una mossa cha cambia tutto.

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Elon Musk – Adobe Stock

Alcuni hanno già fatto sapere che chiuderanno il proprio account, per altri tornerà alla grande l’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Dai primi tweet, l’imprenditore sudafricano con cittadinanza canadese, naturalizzato statunitense, per il Forbes semplicemente l’uomo più ricco al mondo, ha già fatto capire cosa ne sarà del social network creato Jack Dorsey come l’sms di internet.

Spero che anche i miei peggiori critici rimarranno su Twitter, perché questo è ciò che significa libertà di parola”. Libertà di parola, un’espressione con cui Elon Musk ha aperto il suo primo tweet da proprietario del social.

L’unica certezza: Twitter a immagine e somiglianza di Elon Musk

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Twitter e il post di Elon Musk – Cellulari.it

La libertà di parola è alla base del funzionamento di una democrazia e Twitter è la città digitale, la piazza in cui si dibattono le questioni vitali per il futuro dell’umanità. Voglio anche rendere Twitter migliore e arricchirlo con nuove funzionalità, rendendo gli algoritmi open source, aumentandone la fiducia, sconfiggendo i bot spam e autenticando tutte le persone. Twitter ha enorme potenziale e non vedo l’ora collaborare con l’azienda e il comunità di utenti per sbloccarlo”.

Nel suo primo post c’è molto del piano di Elon Musk di trasformare Twitter. Il primo punto è dato dalla voglia di un “discorso libero”, un campo minato nel quale dovrà dribblare tanti pericolosi di fomentare l’odio, con la crescita consequenziale di haters. Piuttosto tornano alla memoria le parole dette in un’intervista a TED, dove indicò che Twitter dovrebbe “corrispondere alle leggi del paese”, il che suggerisce che potrebbe continuare a pratiche come il blocco regionale di determinati contenuti e seguire regole come le normative sui social media dell’India.

Algoritmi open source è il secondo punto. Una delle aree di preoccupazione di Musk sono gli algoritmi di raccomandazione che amplificano o declassano tweet e account in modi potenzialmente distorti. Musk ha proposto di pubblicare i sistemi di ordinamento algoritmico di Twitter su Github affinché le persone possano recensirli pubblicamente e commentarli, rendendo teoricamente più leggibile qualcosa come il sistema di classificazione dei “top tweets”.

Il terzo caposaldo di Elon Musk per Twitter sono i “bot spam”. Il CEO di Tesla potrebbe avere una sorta di strumento anti-spam non ancora annunciato, in lavorazione. Oppure potrebbe semplicemente decidere di sbagliare molto più pesantemente nel bloccare l’attività automatizzata non dannosa dell’account, bloccando l’accesso all’API di Twitter o retrocedendo i contenuti di coloro che si comportano in modo troppo simile ai bot.

Last but not least, autenticare tutti. “Autenticazione” potrebbe potenzialmente potrebbe riferirsi a persone che devono superare una sorta di test, in stile captcha prima di poter pubblicare, oppure potrebbe anche significare chiedere alle persone di presentare un’identificazione che dimostri che sono esseri umani specifici per ricevere un segno di spunta di verifica, o per operare sul servizio. Chissà Twitter con Elon Musk cambierà, sarà a sua immagine e somiglianza. Questa è l’unica certezza.

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