Digitale Terrestre, nuovi canali in arrivo dal 3 gennaio: come prepararsi

Entrerà nel vivo a partire dal prossimo 3 gennaio il passaggio al nuovo digitale terrestre. Ecco come prepararsi 

Digitale Terrestre 3 gennaio modifiche
Digitale terrestre, come prepararsi in vista del 3 gennaio (Unsplash)

Qualche giorno fa abbiamo riportato la notizia delle nuove modifiche in arrivo dal prossimo 3 gennaio sul digitale terrestre. In particolare, a finire al centro dell’attenzione saranno i principali canali dell’emittente RAI, e cioè RAI 1, RAI 2, RAI 3 e RAI News 24, le cui nuove frequenze porteranno grossi miglioramenti in termini di qualità di trasmissione dell’immagine, grazie ai benefici della tecnologia Mpeg-4.

Le modifiche saranno scaglionate in varie regioni e prenderanno per l’appunto il via il 3 gennaio: a fare da apripista sarà la Sardegna e molte località del Nord Italia, per poi propagarsi anche al Centro e al Sud a partire da marzo. Come precisato dal Mise (Ministero dello sviluppo economico), l’operazione si concluderà auspicabilmente entro il 30 giugno.

Per effetto della riorganizzazione delle frequenze, occorrerà risintonizzare i televisori. E per chi non ha un TV o un decoder compatibile con l’alta definizione, sarà necessario comprarne uno nuovo, sfruttando anche gli incentivi governativi all’uopo previsti. In ogni caso, anche chi non ha un televisore in HD potrà continuare a vedere la TV con l’apparecchio già in possesso, tenuto conto che le emittenti avranno l’opportunità di trasmettere fino al 31 dicembre 2022 con i nuovi e vecchi standard.

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Modifiche digitale terrestre 3 gennaio: cosa fare

Digitale Terrestre 3 gennaio modifiche
Digitale Terrestre, il calendario (Unsplash)

Come prepararsi al cosiddetto “refarming” in arrivo dal prossimo 3 gennaio? Per chi ha già acquistato un decoder o un televisore compatibile con lo standard DVB-T2, appare consigliabile risintonizzare la lista dei canali, così da avere la certezza di ricevere automaticamente tutte le novità.

Per chi ha invece dei dubbi e si chiede se si avranno problemi di ricezione del segnale sul proprio televisore a causa del cambio di codifica, esiste un modo semplice e veloce a portata di TV: sarà sufficiente provare a vedere i canali RAI 1 HD (raggiungibile digitando 501 sul telecomando) o Canale 5 HD (canale 505). Se il TV restituirà l’immagine audio e video, allora non ci saranno problemi in vista delle modifiche in arrivo tra pochi giorni, altrimenti sarà necessario cambiare il dispositivo utilizzato (televisore o decoder) acquistandone uno compatibile con la tecnologia DVB-T2. Il procedimento è molto semplice ed efficace, giacché i due canali appena richiamati sono già stati codificati per essere compatibili con il nuovo standard Mpeg-4.

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Chiudiamo con un riepilogo sul calendario. Secondo la roadmap pubblicata dal Mise, la variazione delle frequenze dei canali RAI generalisti coinvolgerà fino al 2 marzo le seguenti regioni: Sardegna, Valle D’Aosta, Piemonte, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna. Da marzo entreranno in gioco anche Sicilia, Calabria, Puglia, Basilicata, Abruzzo, Molise e Marche: il procedimento si concluderà in questo caso il 15 maggio. Ultime ad essere interessate dal refarming saranno Lazio, Campania, Toscana, Umbria e Liguria nella forbice compresa tra maggio e giugno.

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