Digitale Terrestre, cambiano definitivamente le frequenze: date e regioni interessate

Altra tappa fondamentale per lo switch off del Digitale Terrestre allo standard DVB-T2. Cambiano le frequenze in diverse regioni

digitale terrestre 20220105 cellulari.it
Ecco la roadmap decisa dal governo per il cambio delle frequenze (Pixabay)

Torniamo a parlare dello switch off del Digitale Terrestre allo standard DVB-T2, uno dei temi più caldi dei mesi passati. Con lo scattare dell’anno nuovo, cambiano le frequenze televisive di moltissimi canali e in diverse regioni italiane.

La Sardegna ha deciso di anticipare i tempi, con l’operazione che ha preso il via lo scorso 15 novembre 2021 e si è conclusa ieri 4 gennaio 2022. Ora tocca al Nord Italia, con ben tre regioni che vedranno le loro frequenze aggiornarsi entro e non oltre il prossimo 9 marzo 2022. E si va via via scendendo fino al Sud e alle Isole.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> L’attesa sta per finire: ecco la timeline per il lancio di RealMe 9 Pro e Pro Plus

Digitale Terrestre, ecco la roadmap per il cambio delle frequenze

digitale terrestre 20220105 cellulari.it
Altra tappa fondamentale verso il passaggio definitivo allo standard DVB-T2 (Pixabay)

A partire da lunedì 3 gennaio 2022 e entro il prossimo 9 marzo, anche Val d’Aosta, Piemonte e Lombardia vedranno cambiare le proprie frequenze televisive. Ad esse, vanno anche aggiunte le province di Piacenza, Trento e Bolzano. Ma cosa cambia nello specifico? Verrà attivata la trasmissione dei canali televisivi con la codifica MPEG-4, ossia quella utilizzata per il tanto discusso DVB-T2.

Dal 9 febbraio al 14 marzo, poi, toccherà a Veneto, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna. Penultima tappa tra l’1 marzo e il 15 maggio, con Sicilia, Calabria, Puglia, Basilicata, Abruzzo, Molise e Marche interessate. Chiudono il cerchio Liguria Toscana, Umbria, Lazio e Campania tra l’1 maggio e il 30 giugno.

FORSE TI INTERESSA ANCHE >>> Google invade la privacy? Sundar Pichai nei guai: può essere interrogato

Già a partire da meta marzo, dunque, le trasmissioni in MPEG-4 saranno attive al Nord Italia. Ma questo non vuol dire che spariranno quelle che si appoggiano sul segnale MPEG-2. Sarà possibile continuare a vederle entro la fine dell’anno, quando tutta Italia avrà completato la transizione. Per l’abbandono definitivo del DVB-T1, invece, bisognerà attendere gennaio 2023. A quel punto, la banda dei 700 MHz verrà completamente adibita al 5G e la rivoluzione del Digitale Terrestre sarà completa.

Impostazioni privacy