ChatGPT sta spopolando, è la moda del momento e ovviamente questo potrebbe portare o ad una rivoluzione del mercato o a un picco improvviso, come per ogni novità.
Lo strumento permette, attraverso delle richieste, di elaborare automaticamente e anche in breve tempo dei testi. Sembra qualcosa di unico e straordinario ma ovviamente ora i limiti sono tantissimi. ChatGPT pesca letteralmente online e pur avendo un’intelligenza artificiale non ha la capacità di scindere i contenuti attendibili e quindi ciò che è utile. 
Raccoglie tantissime informazioni e le elabora, con testi che sono anche interessanti ma che non essendo controllati potrebbero contenere molte informazioni sbagliate. Quindi è sempre bene interpretarle e soprattutto filtrarle.
ChatGPT: il nuovo problema
Una rivoluzione positiva, forse paragonabile addirittura a quelle degli anni Novanta. Dopo anni arriva un nuovo boom, qualcosa che stravolge il mercato totalmente come è stato per Google e per i social network. Il meccanismo però, proprio perché è nascente, porta gioie e dolori.
Oltre a quelli che sono i lati positivi, come gli approfondimenti, gli utilizzi per lavoro e simili, ci sono tantissimi studenti che lo stanno utilizzando per generare contenuti. Dopotutto in questo modo, con un paio di richieste, è possibile ottenere temi, riassunti e molto altro. Sarà il momento in cui gli studenti smetteranno di fare i compiti?
Limiti e deficit di ChatGPT: cosa si rischia
ChatGPT è uno strumento utile laddove viene usato per approfondire un contenuto, quindi per integrare il proprio materiale. Laddove si pensi però di sostituire la produzione con un sistema online, si rischia di cadere nell’errore totale. Soprattutto quando si parla di attualità o contenuti delicati, su cui si trovano molte informazioni o anche elementi errati, può essere molto facile ottenere un testo ma anche ottenerlo sbagliato. 
Presentare una cosa del genere ad un docente, pensando di aver fatto presto e quindi di risolvere il proprio compito in cinque minuti, è sicuramente un errore. ChatGPT è anche in grado di risolvere equazioni e problemi matematici ma il rischio è sempre lo stesso, farsi aiutare in tutto dal sistema o sostituire il proprio lavoro a quello, rischia di compromettere anche lo sviluppo di ragazzi e studenti in generale che potrebbero affidarsi a contenuti errati.
Presto si potrà parlare di plagio e sicuramente saranno posti paletti per l’utilizzo di questi contenuti. Il problema è che online è più facile controllare e avere un riscontro diretto ma offline la situazione è molto più complessa e difficile. Ed il rischio per chi copia è che una verifica orale improvvisa possa comunque far scoprire il fatto che non tutto il contenuto di un compito è farina del nostro sacco.