Apple al centro di una spy story: la vicenda che ha dell’incredibile

Una vicenda decisamente curiosa, che vede come protagonisti Apple e un agente segreto “infiltrato”. Ecco cosa è successo

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La Apple è finita al centro di una spy story degna di Hollywood (Adobe Stock)

Ci sarebbe da mettersi comodi sul divano di casa, con tanto di popcorn e birra fresca alla mano. L’ultima vicenda che vede protagonista la Apple è degna di un film di Hollywood, tra documenti inaccessibili, agenti segreti infiltrati e mediazioni. Stando a quanto raccontato da Motherboard, infatti, l’utente Andrey Shumeyko – noto come YRH04E e JVHResearch – avrebbe collaborato col gigante di Cupertino per stanare alcuni leaker.

Quest’ultimo è membro della comunità di jailbreaking di iPhone, ed è da sempre ritenuto un “pezzo grosso”. Per diverso tempo, in realtà, ha fatto il doppio gioco e ha fornito ad Apple informazioni segrete su altri dataminer che – a loro volta – volevano entrare in possesso di news sui prodotti non ancora annunciati dal colosso di Cupertino.

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Apple e la spy story che vede protagonista un agente infiltrato

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Non c’è però il lieto fine a tutta la vicenda (AdobeStock)

Una copertura vera e propria, lontana da ogni più lontano sospetto. Shumeyko ha addirittura messo in vendita su Discord e Twitter alcune informazioni interne su dispositivi e prototipi di Apple. In realtà, però, era in contatto anche con il team “Global Security” del gigante di Cueprtino e forniva loro continue informazioni utili per identificare i responsabili dei leak pubblicati. La collaborazione è nata nel maggio del 2020, quando Shumeyko ha fornito ad Apple dettagli relativi ad un individuo che aveva acquistato un iPhone 11 “rubato” con una prima build di sviluppo iOS 14 (un mese prima dell’annuncio). Quest’ultimo è stato identificato proprio grazie alle soffiate dell’agente infiltrato.

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La notizia non ha però un lieto fine. Con la collaborazione, Shumeyko sperava di ottenere un riconoscimento finanziario e di redimersi per i suoi precedenti da leaker. In realtà così non è stato, e dunque è arrivato lo sfogo. “Ho rovinato la vita di alcune persone senza una buona ragione, davvero” ha affermato, riferendosi in particolare al dipendente Apple.

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