Tesla sotto investigazione: le accuse rivolte a Elon Musk

L’accusa a Elon Musk, stavolta, non è di poco conto. Come se non bastassero i problemi con Twitter, arrivano altre brutte nuove rivolte al Paperon de’ Paperoni del nuovo millennio: Tesla è stata accusata di aver pubblicizzato alcune “funzionalità-fake”, in California, riguardo il suo pilota automatico e l’ADAS, a guida autonoma completa.

I reclami depositati presso l’Office of Administrative Hearings dal Dipartimento dei veicoli a motore e ottenuti da Los Angeles Times, affermano che Tesla avrebbe rilasciato, o diffuso, dichiarazioni false o fuorvianti, non basati su fatti concreti.

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Elon Musk sotto indagine – Adobe Stock

Il LA Times riporta che le denunce fanno riferimento specificamente a quanto segue, che è elencato sul portale stesso dell’azienda multinazionale statunitense specializzata nella produzione di auto elettriche, pannelli fotovoltaici e sistemi di stoccaggio energetico. “Tutto quello che dovrai fare è entrare e dire alla tua auto dove andare. Se non dici nulla, la tua auto guarderà il tuo calendario e ti porterà lì come destinazione presunta. La tua Tesla individuerà il percorso ottimale, percorrendo strade urbane, incroci complessi e autostrade”. A quanto pare non sarebbe vero.

Tesla non ancora con l’ADAS di livello 3 SAE

Un portavoce della DMV ha dichiarato che chiederà a Tesla di fare delle pubblicità diverse rivolte ai suoi consumatori e di istruire meglio i conducenti di Tesla, sulle capacità delle sue funzioni relative al “Pilota automatico” e alla “Guida autonoma completa”, compresi gli avvertimenti sulle limitazioni delle caratteristiche proprie delle vetture elettriche di Elon Musk.

Non è affatto la prima volta che Tesla è stata presa di mira per aver fuorviato il pubblico sulle sue funzionalità ADAS (dispositivi per la guida assistita, ovvero tecnologie moderne che aiutano i conducenti e migliorano la sicurezza, obbligatorie sulle vetture da quest’anno), oltre a segnalazioni di funzionalità improprie.

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Tesla, ci sono dei brevetti mancanti – Adobe Stock

Sono passati neanche tre mesi da quando la National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA) ha aggiornato la sua valutazione preliminare del pilota automatico, iniziata nell’agosto 2021, a un’analisi ingegneristica.

La valutazione getterebbe delle ombre su Elon Musk in quanto “motivata da un accumulo di incidenti in cui i veicoli Tesla, operando con il pilota automatico attivato, hanno colpito veicoli di primo intervento fermi sulla strada o sul ciglio della strada tendenti a scene di collisione preesistenti”.

Affinché i veicoli Tesla siano completamente autonomi, dovrebbero essere ADAS di livello 3 SAE, il che significa che la persona al posto di guida non dovrebbe assumere il controllo della guida, secondo la Society of Automotive Engineers (SAE) International.

NHTSA considera le Tesla come SAE di livello 2, il che significa che la persona al posto di guida deve sempre supervisionare lo sterzo, la frenata e l’accelerazione ed essere pronta a subentrare.

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